Lanciano: condannato per truffa capo cantoniere accusato di assenteismo

Per truffa aggravata ai danni dello Stato il tribunale collegiale di Lanciano ha condannato  a 8 mesi di reclusione e 600 euro di multa, pena sospesa, il capo cantoniere della Provincia di Chieti Agostino Ramondo di Casoli. L’imputato era stato arrestato, e posto ai domiciliari, per presunto assenteismo dal lavoro l’11 novembre 2015.

Secondo l’accusa svolgeva attività personali, come aiutare la moglie nella conduzione nel punto tabacchi e rivendita giornali, invece di prestare servizio. Su oltre una decina di casi di assenze ingiustificate il tribunale gliene ha riconosciute cinque. L’imputato è stato ampiamente assolto, perché il fatto non sussiste, sia da altre presunte assenze dal lavoro che dagli altri reati contestati, quali peculato e falso ideologico. Complessivamente la procura di Lanciano aveva chiesto 5 anni di reclusione. Lo stesso tribunale ha, inoltre, condannato il capo cantoniere al risarcimento danni, in separata sede civile, a favore della Provincia che si è costituita parte civile. L’imputato ha sempre respinto le accuse. La difesa preannuncia ricorso in Appello in merito alla condanna emessa.