Chieti, studenti in piazza contro le mafie (foto)

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Chieti, studenti in piazza contro le mafie. Centinaia, migliaia di studenti di tutta la provincia di Chieti si sono ritrovati questa mattina nel capoluogo teatino per dar vita al corteo contro le mafie organizzato per celebrare la XXII Giornata della Memoria e e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia. (Foto)

All’appello di Libera hanno risposto centinaia di studenti ma anche gli ambientalisti, i rappresentati dei commercianti e delle istituzioni nonché tanti semplici cittadini che con forza hanno ribadito un secco no a tutte le mafie. Il nutrito corteo ha preso le mosse dalla villa Comunale per giungere in Piazza Valignani dopo aver attraversato Corso Marrucino. Dal palco allestito nei pressi del Teatro si è parlato di buone prassi e di esempi positivi per la legalità.

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L’importanza di divulgare il senso della legalità alle giovani generazioni è stato ribadito da più parti. Attraverso l’ANCI i comuni del territorio hanno aderito alla manifestazione. Oltre quattromila a livello nazionale. Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, vicepresidente dell’Anci ha partecipato alla manifestazione teatina.

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“Il nostro Paese ha già dimostrato più volte di voler reagire e di non volersi sottomettere alle logiche intimidatorie del potere mafioso. E le numerose manifestazioni di solidarietà nei confronti di tanti amministratori locali, oggetto di minacce che si verificano all’impressionante ritmo di una nuova ogni 18 ore, lo testimoniano. Ma è evidente che c’è ancora tanta strada da percorrere insieme, istituzioni, cittadini, associazioni, organizzazioni produttive e sindacali, tutti dalla stessa parte”.

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Con questo auspicio il presidente dell’Anci  Antonio Decaro plaude alle numerose iniziative della ‘Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia’, che ricorre il 21 marzo, organizzate da tantissimi Comuni italiani. “Come ha ricordato il presidente Mattarella,  a Locri, la lotta alle mafie riguarda tutti, nessuno può pensare di chiamarsene fuori. Questa battaglia è una necessità per la società e lo è per lo Stato che deve tutelare i diritti dei suoi cittadini e assicurare il rispetto della legalità e della giustizia dovunque, senza alcuna zona franca. Di questo impegno i sindaci sono testimoni ogni giorno, esposti al rischio di essere il bersaglio più facile delle organizzazioni criminali. Infine, sono state definite vergognose le scritte apparse sui alcuni muri contro Don Ciotti. Le scritte a Locri “se volevano ottenere un effetto hanno ottenuto quello contrario, cioè di una piena solidarietà da parte di tutta Italia a Libera, a Don Ciotti e a questo movimento che è un movimento per la legalità e per l’affermazione della cultura della legalità che non è solo rispetto delle leggi ma la possibilità di andare avanti con principi di solidarietà, e per dare un futuro migliore sopratutto ai nostri giovani”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso.