Anno tributario Abruzzo: meno tempo per definire processi

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E’ stato inaugurato a L’Aquila l’Anno Giudiziario della Commissione Tributaria.

In termini di processi per corruzione un terzo delle nuove cause civili arrivate alla Suprema Corte, nell’ultimo anno e quasi metà dell’intera pendenza civile che la assedia rappresentano ricorsi tributari di cittadini e soprattutto di aziende contro il Fisco. Una mole di lavoro che ha fatto dire – qualche settimana fa – al presidente della suprema corte, Gianni Canzio, che di questo passo la Cassazione tra alcuni anni sarà assorbita per il 64% del proprio lavoro dai contenziosi tributari. E in Abruzzo? Per il presidente della Commissione tributaria abruzzese, Giansaverio Cappa, la giustizia tributaria gode di BUONA salute ed è in grado di contenere entro i due anni il tempo medio di definizione, per i tre gradi di giudizio, dei processi tributari. I dati sono stati resi noti questa mattina, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario. Il presidente Cappa ha precisato che nell’anno in corso in Abruzzo le sezioni hanno svolto complessivamente 88 udienze con un ordine del giorno costituito da una media di 13 ricorsi. Nel corso dell’ultimo anno sono stati esaminati 1.144 ricorsi sia nel merito che in fase cautelare: di questi ne sono stati trattati in pubblica udienza 858. Lo smaltimento degli arretrati è aumentato del 12%, più del doppio rispetto all’anno precedente. Ma resta il problema della carenza di personale necessario per mantenere il trend positivo anche in futuro. Resta problematica – ha ricordato il presidente Cappa – l’imponente evasione d’imposta che grava sui conti pubblici e impedisce la ripresa economica in tutto il Paese. Non aiuta a fare da deterrente la consuetudine dello Stato a non provvedere a recuperare le somme dovute, ricorrendo ad esempio ai condoni fiscali. In Abruzzo sia in primo che in secondo grado è diminuita la pendenza rispetto al 2015, dunque sono stati esauriti più processi di quanti ne siano stati iscritti. Un contributo al raggiungimento dello scopo di ridurre l’arretrato e di migliorare il sistema, arriverà con la completa realizzazione del processo telematico che dovrebbe concludersi entro luglio. Anche i giudici tributari (quelli di Teramo in questo caso) hanno risentito delle conseguenze dei terremoti più recenti: è inagibile, infatti, la sede della commissione tributaria provinciale di Teramo.