Un comitato dice no ai profughi a Villa Elce di Lanciano

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Mobilitazione per protestare contro l’arrivo di 30 profughi a Villa Elce di Lanciano: “Cosa farebbero tutto il giorno'”

Monta la preoccupazione nella contrada di Villa Elce di Lanciano, dove una struttura di accoglienza privata si prepara ad ospitare nei prossimi giorni una trentina di profughi. I residenti hanno dato vita ad un comitato, ma per ora c’è solo la notizia che la struttura (una ex Rsa) sta preparando i letti a castello per poterli accogliere. Di ufficiale ancora nulla, ha ribadito l’assessore Davide Caporale, che ha spiegato come il Comune di Lanciano sia al momento estraneo alla procedura per l’ospitalità, gestita direttamente dalla Prefettura. “Il Comune” -ha precisato Caporale- “verrà a conoscenza dell’eventuale arrivo di immigrati quando il Prefetto -prima di inviarli- chiederà l’agibilità e l’abitabilità dell’immobile”. Proprio al Prefetto Antonio Corona intendono rivolgersi gli esponenti del comitato, che stanno dando vita a una raccolta di firme, preoccupati dal fatto che nella contrada non ci sono punti di aggregazione, nemmeno un bar, e che la ex Rsa è a due passi da una strada trafficatissima. “Gli immgrati” , si domandano, “cosa faranno tutto il giorno?”

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.