Ud’A: corsa al Rettorato, “prime scintille” tra i candidati

Si infiamma la corsa al Rettorato dell’Ud’A, tra i sei candidati che iniziano ad esporre i propri programmi, ma anche a marcare le distanze dai rivali.

Già nel primo confronto dei giorni scorsi, all’auditorium del Rettorato, non sono mancate le bordate. Il tema che grava e purtroppo graverà ancora sul futuro dell’Ateneo, è quello degli indiscutibili danni di immagine inferti alla d’Annunzio dagli ex rettore e DG Di Ilio e Del Vecchio. E’ evidente dunque che i candidati tengano a sottolineare pubblicamente di avere poco o nulla a che fare con il precedente management. Ma non tutti possono permetterselo. E’ quanto direttamente rinfacciato, nel corso del confronto, dall’antropologo Luigi Capasso a uno dei candidati rivali, il direttore del dipartimento di Psicologia Liborio Stuppia. Premettendo che “la cosa è assolutamente “legittima”, Capasso ha detto chiaramente che Stuppia è il candidato dell’ex rettore Carmine Di Ilio. Nessuna replica del diretto interessato, che sul punto è rimasto in silenzio. A marcare esplicitamente discontinuità sono stati gli altri candidati, a partire dallo stesso Capasso, la cui ascesa fu pure inizialmente favorita dal tandem Di Ilio-Del Vecchio prima dello showdown delle denunce e degli esposti. Tra i più duri nei confronti della gestione passata, il direttore del dipartimento di Scienze mediche orali e biotecnologiche Sergio Caputi, che ha ricordato di non essersi voluto candidare rettore alle scorse elezioni perché sapeva che si sarebbe ritrovato come Dg una persona a lui non gradita. Caputi è sostenuto dalla facoltà di Medicina, la più forte dal punto di vista elettorale, avendo espresso quasi sempre il rettore della D’Annunzio. Anche gli altri autorevoli candidati, Michele Rea, Paolo Fusero e Stefano Trinchese, che devono dividersi il meno consistente bacino elettorale delle facoltà pescaresi, si sono espressi in termini di discontinuità rispetto ad un passato le cui ombre gravano ancora pesanti sulla D’Annunzio.

Sono solo le prime schermaglie. Seguiranno, come ogni volta, alleanze e passi indietro fino a ridurre e semplificare, come il sistema elettorale impone, il numero dei candidati fino al successivo probabile ballottaggio che designerà il nuovo rettore della D’Annunzio. Una Università che ha non soltanto la voglia, ma anche il dovere, di scrollarsi di dosso un passato a dir poco imbarazzante, e di scongiurare di riproporne i protagonisti anche per… interposta persona.

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Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.