Tortoreto: assolto per la “truffa delle pentole”

Imprenditore napoletano che operava a Tortoreto assolto dall’accusa di truffa, legata alla fornitura di pentole da cucina.

Si è concluso a Teramo con l’assoluzione “per non aver commesso il fatto” il processo a carico di un 45enne di Napoli, accusato di truffa in relazione ad una fornitura di pentole, del valore di oltre 30mila euro, che venne effettivamente consegnata alla sua ditta, ma pagata con un assegno poi risultato scoperto.

L’imprenditore, in qualità di gestore della ditta (con sede a Tortoreto), è stato rinviato a giudizio insieme al titolare della società (successivamente dichiarato
irreperibile), ma in aula non sono emerse prove sostanziali della sua responsabilità. Un solo testimone, l’aveva infatti individuato come destinatario della consegna, mentre tutti gli altri hanno riconosciuto l’altro imputato. Decisiva a discarico dell’imprenditore la prova che -all’epoca dei fatti- egli non si trovasse nemmeno sul territorio italiano. Di qui l’assoluzione nella sentenza pronunciata dal giudice Carla Fazzini.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.