Teramo: terminati i lavori al liceo “Milli”, ora il “Comi”

A Teramo lavori completati al liceo “Milli” per il miglioramento sismico dell’edificio; ora tocca al “Comi”.

A meno di un mese dalla riapertura dell’anno scolastico sono stati completati i lavori al liceo “Milli” di via Carducci a Teramo,  con un intervento che ha permesso di recuperare interamente l’ultimo piano dell’edificio, dove troveranno sistemazione 15 aule. Ad annunciarlo sono stati il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, e il consigliere delegato all’edilizia scolastica, Mirko Rossi, dopo l’incontro con la dirigente scolastica dell’Iti e dell’Ipsia di Teramo, nonché reggente del “Milli”, Stefania Nardini, per un confronto sulle proposte al vaglio dei tecnici dell’ente, dopo la decisione di chiudere l’Ipsia “Marino”.

Gli studi di vulnerabilità sismica e le indagini statiche hanno dato infatti un risultato non soddisfacente con numerosi parametri negativi, tanto da indurre la Provincia a decidere di chiudere l’Ipsia e trasferire altrove gli studenti.

“Bisogna trovare 16 aule che contiamo di recuperare fra il Milli e l’Iti”, ha spiegato di Sabatino. “Naturalmente si tratta di soluzioni temporanee perché il recupero del Comi di viale Bovio ci consentirà di contare su ampi spazi e ripensare la collocazione degli istituti sulla base delle esigenze emerse in questi anni: dalla necessità, prioritaria, di garantire la sicurezza a quella di pianificare in maniera più logica l’uso delle strutture esistenti sulla base dell’andamento delle iscrizioni”.

Per quanto riguarda l’Ipsia, come sottolineato dallo stesso presidente, saranno adesso i tecnici a valutare se ci sono le condizioni per recuperare la struttura con un intervento di ristrutturazione e di adeguamento.

Intanto, la prossima settimana andrà in gara il progetto di miglioramento sismico del Comi. Per il consigliere Rossi si tratta di “un intervento che porterà l’indice di vulnerabilità sismica dell’intera struttura del corpo più antico, quello frontale, allo 0,80. Qui recuperiamo uno spazio ‘sicuro’ per una popolazione studentesca di oltre 800 persone. Un intervento significativo, quindi, non un semplice restyling, che sarà realizzato nei prossimi mesi”.