Teramo: Rosci, dal carcere ai servizi sociali

Davide Rosci, militante antifascista di Teramo, ha lasciato il carcere di Castrogno per scontare il residuo di pena in affidamento ai servizi sociali.

Il giovane teramano era stato condannato a 5 anni e due mesi di reclusione per l’assalto al blindato dei carabinieri, durante gli scontri di Roma avvenuti nell’ottobre del 2011. Il tribunale di sorveglianza de L’Aquila ha però accolto la richiesta di pena alternativa, avanzata dal giovane avvocato Filippo Torretta, e ora Rosci impiegherà i restanti tre anni di pena come aiutante di Totò Iacovoni, anziano esponente della sinistra teramana che da sempre si era battuto per la scarcerazione del militante antifascista.

Lo scorso febbraio peraltro il tribunale aquilano aveva accolto il ricorso presentato dall’avvocato Torretta, stabilendo con una sentenza che lo Stato dovrà risarcire Rosci per i 340 giorni trascorsi in celle troppo piccole e senza finestre, violando la convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo, sancita anche dalla corte europea di Strasburgo.

La partecipazione di Davide Rosci all’assalto del blindato dei carabinieri non è mai stata provata direttamente.