Teramo, incendio Richetti: divieto di consumo delle colture

Teramo: dopo l’incendio alla Richetti e in attesa degli esiti delle analisi è stato disposto il divieto di raccolta e consumo delle colture nelle zone vicine allo stabilimento.

I risultati delle analisi effettuate si conosceranno non prima di domani pomeriggio e le zone interessate dal divieto di raccolta e consumo delle colture saranno individuate con precisione e con un’apposita ordinanza nelle prossime ore.

Intanto questa è una delle prime decisioni assunte dal tavolo tecnico tra l’Arta, l’agenzia regionale di tutela ambientale, e i comuni interessati, che ha disposto prelievi alle colture in località Piane Sant’Atto di Teramo e nei comuni vicini di Castellalto e Bellante. L’annuncio del divieto è stato dato dai sindaci di Teramo, Maurizio Brucchi, e di Bellante, Giovanni Melchiorre.

Dalla prefettura intanto fanno sapere che la situazione è sotto controllo. Al momento continua l’azione di messa in sicurezza dell’area da parte dei vigili del fuoco, che si avvarranno anche di un mezzo speciale per una migliore sistemazione di strutture e lamiere crollate. Sin da questa mattina sono in corso le operazioni di campionamento del terreno, a cura degli operatori dell’Asl, nonché dell’aria a cura dell’Arta, che proseguiranno anche nelle prossime ore, con le modalità convenute nel tavolo tecnico di coordinamento, presieduto dal viceprefetto vicario Silvana D’Agostino, che si è riunito presso un secondo stabilimento dell’azienda, ubicato in prossimità del sito interessato dall’incendio. Hanno preso parte ai lavori del tavolo tecnico, convocato per valutare gli eventuali provvedimenti urgenti da porre in essere a tutela della salute pubblica: i sindaci dei Comuni di Teramo, Bellante, Castellalto e Mosciano Sant’Angelo, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Panzone, il direttore generale Chiavaroli e il direttore del distretto di Teramo Campanella dell’Arta Abruzzo, la responsabile f.f. del Siesp Danese ed il coordinatore del Sian D’Ostilio della Ask di Teramo, il maresciallo Ciardo Comandante della Stazione carabinieri di San Nicolò a Tordino, il direttore dello stabilimento Igor Mirisola, il responsabile del Servizio Rifiuti della Provincia Guerini.

Ulteriori campionamenti dell’aria a cura dell’Arta, oltre a quelli già effettuati in prossimità dell’incendio, saranno effettuati nelle località di Piane Sant’Atto di Teramo, Castellato, Selva Piana di Mosciano Sant’Angelo e Villa Rasicci di Bellante. I campioni saranno analizzati dal distretto di L’Aquila.

Per quanto riguarda il campionamento del terreno e delle colture, affidato alla Asl, oltre ai controlli già svolti sul terreno delle zone circostanti alla ditta Richetti, saranno effettuati quattro prelievi di ortaggio a foglie larghe in una zona di territorio che, tenuto conto della direzione del vento rilevata nel corso dell’incendio, corrisponde a un cono avente apice nel luogo dell’evento, direzione Nord-Est, lunghezza km 1+00, gradi 45. Le aree ricadenti sono quelle di Piane Sant’Atto di Teramo, località Case Molino di Castellalto, Villa Rasicci e Ripattoni di Bellante. I campioni saranno analizzati presso l’istituto zooprofilattico sperimentale G. Caporale di Teramo per accertamenti chimici riguardanti le diossine, metalli pesanti e PCV.

Nelle zone incluse nel menzionato cono sarà disposto il divieto di raccolta, vendita e consumo di tutte le colture per uso umano, incluso il foraggio per animali e il pascolo.