SIN di Bussi: la Provincia di Pescara chiede alla Edison di bonificare l’area

La Provincia di Pescara notifica alla Edison il risultato delle indagini sull’inquinamento dell’area ex discarica nel perimetro del SIN di Bussi chiedendo di provvedere alla bonifica e al ripristino ambientale.

Il presidente Antonio Di Marco, insieme al sindaco di Bussi sul Tirino Salvatore Lagatta, al comandante della Polizia Provinciale Giulio Honorati e al direttore dell’Arta Francesco Chiavaroli che ha collaborato con la Provincia per arrivare alla conclusione delle indagini e alla comunicazione del provvedimento (ASL, l’Arta, la Regione, l’associazione Forum H2O), ha ricordato che sull’area, che si estende per oltre 70.000 mq circa, si trovano migliaia di tonnellate di rifiuti senza corretto smaltimento e senza sicurezza. L’inquinamento riguarda anche le falde acquifere sottostanti le zone indicate.

Il presidente Di Marco spiega che nell’ordinanza provinciale (ex art. 244 del Dlgs 152/2006) notificata alla Edison Spa, si dimostra che ” l’azienda è stata responsabile dell’inquinamento diffuso nelle ex Discariche 2A e 2B ed aree limitrofe, rientranti nel perimetro del SIN Bussi, per deposito incontrollato, in contrasto e senza autorizzazione e senza alcuna sicurezza, di migliaia di tonnellate di scorie industriali e rifiuti tossici e nocivi derivanti dalla storica produzione industriale del polo chimico di Bussi. Il provvedimento è consequenziale a lunghe e complesse indagini condotte dalla Polizia Provinciale, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, l’Arta, la regione Abruzzo, l’associazione Forum H2O “.

Il sindaco Lagatta, intanto, annuncia azioni legali nei confronti del Ministero dell’Ambiente che ha in più occasioni sollecitato affinchè sul sito inquinato di Bussi si cominci la bonifica visto che sono a disposizione 50 milioni di euro di finanziamento e l’appalto è stato già aggiudicato all’impresa che ha vinto la gara. L’Arta nel frattempo prosegue controlli e campionamenti sui terreni e sulle falde acquifere superficiali e sotterranee e sull’aria per rilevare i livelli di contaminazione.

Il servizio del Tg8