Scuola, in Abruzzo vincono il concorso, ma rischiano un lungo precariato

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Scuola: in Abruzzo si organizzano in coordinamento gli insegnanti che hanno vinto l’ultimo concorsone, ma rischiano di non avere una cattedra entro i successivi tre anni, come previsto dalla legge.

Tutto dipende dalle classi di concorso e dai fabbisogni regionali, ricalcolati alla luce del piano straordinario dei trasferimenti che pure aveva generato non poche polemiche. Sono in diversi anche in Abruzzo ad aver superato l’ultimo concorso per entrare di ruolo, ma che si sono ritrovati in una nuova lunga coda in attesa di quella cattedra che la legge sulla “buona scuola” dovrebbe garantire loro entro il triennio. In prevalenza si tratta di docenti di scuola primaria e di specifiche classi di concorso E’ una delle tante disfunzioni applicative dell’entrata in vigore della riforma, che intanto provoca un’altra beffa anche a carico degli insegnanti che provengono dalle vecchie graduatorie a esaurimento, che non trovano posto nei fabbisogni delle cattedre precedentemente indicati dal ministero, e teoricamente rischiano di dover ripetere il concorso. Anche in Abruzzo come in altre regioni, questi docenti si stanno organizzando in coordinamento e si preparano a chiedere un incontro all’Ufficio Scolastico Regionale.

Ma il problema è nazionale, e pertanto la soluzione non potrà che arrivare da Roma. Positive sarebbero le ultime indiscrezioni, secondo cui nella prossima legge di stabilità dovrebbe essere previsto un plafond di 20mila ulteriori assunzioni a partire dal 1 settembre  2017. Ed in questo caso sarebbe preservato l’impegno ad assegnare le cattedre ai vincitori del concorso entro il triennio.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.