Scarichi a Villa Pasquini di Lanciano: inchiesta a rilento?

Non ci sono sviluppi nell’inchiesta sulle eventuali responsabilità per gli scarichi a Villa Pasquini di Lanciano. La preoccupazione di Nuovo Senso Civico.

Nelle ultime ore l’associazione Nuovo Senso Civico ha rilanciato la richiesta di accelerare le indagini su un fascicolo aperto presso la Procura di Lanciano relativo all’episodio scoperto dai suoi attivisti. A seguito di un incidente avvenuto circa un anno fa alla centrale biogas di Villa Pasquini di Lanciano l’associazione aveva documentato (clicca qui) la presenza di un fiume di liquame putrido nelle immediate vicinanze della centrale.

«Chiedemmo», ricorda l’associazione ambientalista, «in particolare analisi che potessero rilevare l’eventuale presenza di salmonella e di altri quattro batteri potenzialmente letali per l’uomo, che trovano, in ambienti ricchi di nutrienti quali sono i prodotti del digestato delle centrali a biogas, l’habitat per la produzione di numerose tossine. Per tutta risposta ci informarono che Arta e Asl non avevano laboratori adeguati a tutti quei rilievi», sottolinea Nuovo Senso Civico, «le uniche analisi fornite rilevarono comunque la presenza di Salmonella e di Escherichia Coli in misura ben al di sopra dei parametri massimi consentiti per le acque superficiali».

Adesso la documentazione è confluita nel fascicolo della Procura che indaga sulle eventuali responsabilità in materia ambientale, legate all’episodio. Ma -secondo Nsc- l’indagine non ha ancora determinato sviluppi nei tempi attesi. E, nel frattempo, nessuna delle autorità cui l’associazione si era rivolta per gli interventi di competenza ha mosso un dito.

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.