Santa Maria Imbaro, famiglia aggredita dai ladri in villa

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Scene da Arancia Meccanica a Santa Maria Imbaro. Marito e moglie picchiati da un commando di 5-6 uomini che hanno svaligiato la loro villa.

Ore da incubo per una famiglia di Santa Maria Imbaro, che ieri sera stava rincasando dal lavoro intorno alle 20,30. Ad attendere la coppia (il titolare di un negozio di ferramenta e la moglie) è stato un vero e proprio “commando” di malviventi, che hanno scavalcato il recinto e addormentato i cani da guardia. All’arrivo dei proprietari i ladri li hanno aggrediti violentemente, probabilmente con una mazza di ferro in testa, e -dopo aver neutralizzato marito e moglie- hanno ripulito la villa di oggetti di valore (il bottino è ancora da quantificare), per poi allontanarsi nel buio delle campagne circostanti. Secondo alcune testimonianze è suonato anche l’allarme, ma probabilmente il fatto di aver visto marito e moglie rincasare deve aver fatto pensare ai vicini che fosse scattato inavvertitamente. A chiamare i carabinieri (della stazione di Fossacesia e del NOR di Ortona) è stata poi la moglie, ancora tramortita dallo choc. Anche la donna è stata trasportata per accertamenti in ospedale assieme al marito, che ha subìto un colpo alla testa con un corpo contundente. Al vaglio il loro racconto, mentre posti di blocco sono stati istituiti nella zona durante la notte.

Aggiornamento:

Ascoltati per oltre tre ore dai Carabinieri, i coniugi vittime dei rapinatori hanno raccontato l’esperienza vissuta.

“Abbiamo subito la brutta aggressione nel momento in cui io e mia moglie stavano scendendo dall’auto. Ci hanno chiamato per nome – precisa lui -. Io sono stato aggredito alla testa con un piede di porco, per la ferita sono stati necessari cinque punti di sutura. Erano almeno in cinque i rapinatori. Poi, hanno rotto il finestrino della nostra auto e ci hanno trascinato fuori, immobilizzato entrambi, intimandoci e obbligandoci ad aprire la porta di casa senza fare scattare l’allarme. Nel frattempo sono stato preso a calci, strattonato e colpito sul corpo con dei manganelli. Siamo riusciti ad entrare in casa e mia moglie ha fatto subito scattare l’allarme. Abbiamo chiuso la porta e ci siamo barricati dentro. I rapinatori a quel punto sono rimasti fuori cercando di vedere cosa fare. In questo frangente abbiamo chiamato le forze dell’ordine, vigilanza e ambulanza che sono giunti tempestivamente e che ringraziamo. Sono stati minuti lunghi e terrorizzanti”.

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.