Retata di prostitute alla Bonifica del Tronto, multe anche ai clienti

Raffica di multe alle prostitute sulla Bonifica del Tronto. Applicata l’ordinanza del sindaco di Martinsicuro che prevede sanzioni anche ai clienti.

Si sono intensificati da parte delle forze dell’ordine nelle ultime notti i controlli per disincentivare il mercato del sesso lungo la Bonifica del Tronto, in applicazione dell’ordinanza emessa dal sindaco di Martinsicuro Paolo Camaioni. Nell’ultimo “raid” i carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica hanno fermato, identificato e multato 5 ragazze rumene, che erano al bordo della strada in abiti inequivocabili a caccia di clienti. Per ciascuna di loro è scattata una sanzione di 500 euro. Stessa sanzione è prevista a carico dei clienti, sorpresi anche per pochi secondi accostati a “contrattare” con le prostitute. Va considerato che in questo caso gli effetti della multa possono essere anche più gravi del semplice danno economico, in quanto la sanzione viene spedita a casa con possibili ripercussioni anche sulla vita… coniugale. L’ordinanza del sindaco di Martinsicuro tende proprio a prevenire l’intensificarsi del fenomeno durante il periodo estivo, e per la sua applicazioni sono previsti ulteriori blitz da parte delle forze dell’ordine.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

2 Commenti su "Retata di prostitute alla Bonifica del Tronto, multe anche ai clienti"

  1. Sergio | 07/06/2016 di 10:42 |

    Ma perchè sprecare materiale cartaceo per multare le prostitute rumene che non le pagheranno mai, anzi le strappano ! Ma perchè questo stato deve farsi prendere per i fondelli !!! Urge una nuova legge che regolamenti la questione come già fatto in paesi piu’ avanzati ( vedi Germania che in cassa 3-4 miliardi di euro all’anno di tasse), promuovendo l’attività al chiuso e prevedendo invece l’illegalità dell’attività stradale !!!

  2. Francostars | 25/05/2016 di 16:51 |

    Affermo che le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.

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