Manoppello, il paese di Marcinelle, non vuole i profughi?

Avviata una raccolta di firme per non ospitare profughi a Manoppello, uno dei paesi simbolo dell’emigrazione abruzzese per la tragedia di Marcinelle

E’ destinata a dividere l’opinione pubblica a Manoppello l’iniziativa organizzata negli ultimi giorni, di raccogliere le firme contro l’ospitalità di profughi richiedenti asilo nel territorio comunale. In poche ore ieri, mentre era in corso la messa nel centro storico del paese del pescarese ai piedi della Majella, sono state raccolte circa 500 firme in calce ad una petizione popolare. In realtà la struttura che dovrebbe accogliere una trentina di rifugiati non si trova nemmeno nel centro del paese, bensì in una struttura turistica “I calanchi” situata a Colle Sant’Andrea, assistiti dall’Arci.

Sta di fatto che l’iniziativa ha diviso a metà l’opinione pubblica di un paese simbolo internazionale delle tragedie dell’immigrazione, quella di Marcinelle, dove persero la vita, su 262 vittime, 23 minatori originari di Manoppello. Poco meno di quattro mesi fa era stata la principessa Astrid del Belgio a piangere sulla tomba dei migranti italiani, nel 60° anniversario della tragedia di Bois du Cazier. “Ad applaudirla e a piangere, la scorsa estate, c’era anche qualcuno di coloro che oggi ha firmato contro l’accoglienza degli stranieri?”, si chiedono i contrari alla petizione. Mentre i promotori vanno avanti per la loro strada, preoccupati per l’arrivo dei profughi.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.