Prodotti di origine animale, controlli dei Nas Abruzzo

I prodotti di origine animale al centro di una serie di controlli eseguiti dai Carabinieri del Nas Abruzzo: i provvedimenti.

Il bilancio è di alimenti e prodotti sequestrati e attività sospese. In particolare, in un caseificio della provincia dell’Aquila decine di prodotti lattiero caseari sono state sottoposte a vincolo sanitario per poter essere valutate dall’autorità competente, in quanto le informazioni sulla loro rintracciabilità sono state giudicate insufficienti. In una macelleria della Marsica i militari per la tutela della salute, insieme al personale del Dipartimento di Prevenzione della Asl, hanno avviato alla distruzione oltre un quintale di prodotti carnei lavorati, per l’impossibilità di accertare la rintracciabilità. L’attività è stata sospesa per le pessime condizioni igienico sanitarie del locale sezionamento, peraltro abusivo. In provincia di Teramo i Carabinieri del Nas hanno ispezionato due insediamenti zootecnici all’interno dei quali è stata rilevata la presenza di diversi capi ovicaprini privi di marche auricolari, l’abusiva attivazione di un deposito di mangimi, oltre che carenze igienico-sanitarie e strutturali. La collaborazione con il personale del Servizio Veterinario della Asl di Teramo ha permesso il divieto di movimentazione del bestiame non identificato e la sospensione delle attività mangimistiche non autorizzate. Una rivendita di agrofarmaci, invece, è stata interdetta per le gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali dei locali. In provincia di Chieti, i Nas hanno segnalato all’autorità sanitaria il responsabile di una rivendita di prodotti agronomici e zootecnici per le inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali dei locali, le carenze documentali in tema di autocontrollo aziendale e per non aver correttamente conservato le prescrizioni medico veterinarie.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.