Precari di Attiva, il digiuno provoca secondo malore

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E’ stato ricoverato per accertamenti uno dei lavoratori accampati da tre mesi davanti al Comune di Pescara: da otto giorni senza cibi solidi, tra i precari di Attiva il digiuno provoca il secondo malore.

Li chiamano, e loro stessi si chiamano, Interinali Senza Gloria, sono i lavoratori di Attiva, l’azienda municipalizzata che, a Pescara, gestisce i servizi di igiene urbana. Occupati fino a qualche mese fa a tempo determinato gli ex precari, oggi senza lavoro, sono accampati dall’inizio di gennaio davanti al Municipio. Tuttavia le tende non sono bastate ad individuare una soluzione praticabile, per questo otto di loro hanno deciso di mettere in atto uno sciopero della fame. Col passare dei giorni però il digiuno comincia ad avere effetti sullo stato di salute degli ex interinali, tanto che sono già due quelli che hanno fatto ricorso alle cure mediche. Uno dei due ieri è stato anche ricoverato in ospedale per accertamenti. Intanto i suoi ex colleghi proseguono lo sciopero della fame nutrendosi solo di liquidi – acqua e bevande come succhi e cappuccini – decisi a portare avanti la protesta almeno fino alle eventuali, attese novità circa il loro futuro. Novità che potrebbero arrivare in seguito all’incontro con il Prefetto di Pescara, la cui opera di mediazione potrebbe aiutare ad individuare soluzioni possibili per stabilizzare tutti o alcuni dei circa sessanta interinali estromessi, a scadenza del contratto, dalla forza lavoro di Attiva.