Porto Ortona, scontro politico sul dragaggio

Dragaggio Porto Ortona: Forza Italia attacca Regione e Comune. Da D’Alessandro replica… preventiva.

Alla vigilia del prossimo Comitato Regionale VIA convocato per il prossimo 5 ottobre, Forza Italia continua a “stimolare l’amministrazione comunale ad intervenire per tutelare le operazioni di dragaggio dello scalo ortonese ormai impantanato per colpa di una Regione sempre più confusa e inconcludente”, e a ribadire “dubbi e perplessità circa le procedure messe in atto fino ad oggi per arrivare al Dragaggio ”. E’ quanto emerso in una conferenza stampa cui hanno partecipato l’On. Fabrizio Di Stefano, il Presidente della Commissione di Vigilanza in Consiglio Regionale, Mauro Febbo, il capogruppo in Consiglio Comunale, Peppino Polidori, il capogruppo consigliare uscente, Tommaso Cieri e il coordinatore locale, Simone Ciccotelli,

Diverse le domande poste dagli “azzurri”: Le opere di gestione e smaltimento dei fanghi inquinati, da effettuarsi entro 36 mesi, sono a carico della stazione appaltante, ovvero del Comune. Ma l’Ente dispone di questi specifici fondi necessari per lo smaltimento? La responsabilità economico-finanziarie sono davvero notevoli e rilevanti. Riesce l’amministrazione a farvi fronte? Il Comune di Ortona, è sicura di disporre l’utilizzo dell’area interessata dal deposito dei fanghi? La stessa zona è interessata da altri specifici progetti. Infatti il primo progetto fa capo alla Seastock SRL, nel cui progetto per la nascita del discusso deposito di GPL, ancora fermo al Ministero dello Sviluppo Economico, prevede la realizzazione di una vasca di colmata nella quale interrare i serbatoi. Ed è attraverso di essa che la Seastock intende ottenere l’apposita concessione demaniale. Il secondo, invece, fa capo alla Walter Tosto SPA. La Regione Abruzzo -ricorsa Forza Italia- avendo a disposizione solo le risorse per il dragaggio, circa 9 milioni di euro, fece appello ai privati affinché partecipassero con capitali propri alla realizzazione della vasca di colmata. L’unica azienda che rispose fu appunto la Walter Tosto SPA. Il tutto fu avvalorato dalla Delibera di Giunta Regionale n. 161 del 14 marzo 2016 per dichiarare l’intervento di interesse pubblico. Infine, visto che il Consiglio di Stato si pronuncerà nel prossimo gennaio p.v. sul ricorso presentato in merito, si è sicuri di procedere seguendo un corretto iter o sarebbe il caso di valutare prima di bloccare lo sviluppo del Porto di Ortona?”

IL CONSIGLIERE REGIONALE PD CAMILLO D’ALESSANDRO era intervenuto sul tema con un post su Facebook pubblicato prima della conferenza stampa di Forza Italia:

“I nemici di Ortona sono sempre al lavoro. Domani Febbo, Di Stefano e non so chi vengono ad Ortona per fare l’ennessima conferenza stampa . Motivo? il dragaggio . Accuseranno su ritardi, probabilmente parleranno di danni. L’unico danno per Ortona sono stati loro. Febbo in cinque anni e mezzo da assessore non ha portato un euro. Perché durante il suo tempo non ha fatto in modo che le somme si appaltassero? Perché il Senatore Di Stefano, invece di fare le conferenze stampa, durante il suo lungo periodo da Parlamentare e prima da Consigliere regionale non dice esattamente quali e quanti fondi è riuscito a fare stanziare ed arrivare ? Neanche un solo euro per Ortona ed il suo porto . Zero. Vostro tempo concluso , fateci lavorare

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.