Piano rifiuti Abruzzo impugnato dal Governo

Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la Legge Regionale di adeguamento del Piano dei rifiuti in Abruzzo. M5S: “Lo sapevamo, torna il rischio inceneritore”.

A rivelare la notizia la consigliera regionale del M5S Sara Marcozzi, che ha reso noti alcuni passaggi della delibera di impugnazione. Per il Consiglio dei Ministri è un provvedimento che “non ha fornito adeguati elementi in ordine alle azioni di riduzione della produzione che potrebbe ragionevolmente considerarsi sovrastimata” ed ancora “appare difficile dare credito alle previsioni cosi ambiziose della Regione Abruzzo in tema di riduzione della produzione dei rifiuti, ai fini di un eventuale aggiornamento del fabbisogno di incenerimento di cui al Piano Nazionale”.

Per la Marcozzi si tratta di una sonora bocciatura del piano cui il M5S diede in Consiglio regionale voto contrario. Il Governo ha chiaramente esplicitato che nessuna azione è stata posta in essere dalla Regione per evitare la costruzione di un inceneritore in Abruzzo.

Non è questa l’unica censura del Consiglio dei Ministri, per il quale “Nello scenario di riferimento regionale al 2022, più che aver previsto un efficentamento dell’impiantistica di trattamento preliminare, appare piuttosto esservi un peggioramento” dovuto, evidentemente, a impianti che aumentano le frazioni di sottovaglio da inviare in discarica”.

La delibera evidenzia inoltre, che Regione Abruzzo non ha dato seguito a nessun accordo con altre Regioni per il trattamento dei rifiuti. Rispettivamente, Regione Molise per lo smaltimento del CSS nell’inceneritore molisano e Regione Basilicata per lo smaltimento in discarica.

“Avevamo chiesto attraverso un Consiglio Regionale straordinario” -ricorda la Marcozzi- “di adottare un Piano che basasse le proprie fondamenta sul solo recupero materia ma la maggioranza di governo ha inspiegabilmente preferito scegliere lo scenario misto che prevedeva produzione di CSS (Combustibile solido secondario), materiale che ha bisogno di inceneritori per essere smaltito”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.