Pescara piange Edoardo Tiboni, fondatore dei premi Flaiano

Pescara piange Edoardo Tiboni, colonna portante del panorama culturale d’Abruzzo e fondatore dei premi internazionali Ennio Flaiano.

E’ morto nella notte a Pescara a 94 anni Edoardo Tiboni, figura storica della cultura abruzzese. Nato a Vasto il 31 maggio 1923, giornalista, è stato il primo responsabile nella direzione della Rai in Abruzzo e Molise, appena istituita, che poi ha guidato per 35 anni. E’ stato promotore di imprese, istituzioni e iniziative culturali fondamentali per la crescita dell’Abruzzo, come i ‘Premi Flaiano’, studi e pubblicazioni dedicati a d’Annunzio, Croce, Silone. E’ stato lui a stimolare la nascita, a Pescara, del teatro-monumento intitolato a Gabriele d’Annunzio. Ha dato impulso all’editoria in Abruzzo creando la casa editrice Ediars e la rivista ‘Oggi e domani’. Ha costituito e guidato il Mediamuseum di Pescara e la ‘Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura in Abruzzo’. Un bel ritratto di Tiboni è quello che emerge dal libro, edito nel 2016, “Fatiche e sogni, gente d’Abruzzo” dove, intervistato da Enzo Fimiani, racconta una storia, individuale e collettiva, dagli anni Venti e Trenta del Novecento fino a oggi. I funerali saranno celebrati domani pomeriggio alle ore 15.30 nella cattedrale di San Cetteo a Pescara.

IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE LUCIANO D’ALFONSO:

Così lo ricorda il presidente della Regione Luciano D’Alfonso: “E’ dolore vivo quello che provo nell’apprendere della morte di Edoardo Tiboni. Con la sua scomparsa viene a mancare un punto di riferimento della cultura non solo regionale ma anche nazionale. Tiboni è infatti il fondatore del premio intitolato a Ennio Flaiano – di cui era amico – che dal 1973 ha visto passare in Abruzzo i protagonisti della cultura e dello spettacolo a livello mondiale, rivelatosi in tre casi – con gli scrittori Josè Saramago, Imre Kertesz e Seamus Heaney – il viatico alla vittoria del Nobel per la letteratura. Egli ha dato impulso all’arte della conoscenza, creando il centro nazionale di studi dannunziani e l’istituto nazionale di studi crociani, completando così l’omaggio alle tre grandi figure letterarie figlie d’Abruzzo: Flaiano, d’Annunzio e Croce. A lui si devono anche la nascita dell’istituto multimediale scrittura e immagine e del Mediamuseum, che uniscono conservazione del passato e creazione di nuove attività sotto il segno del cinema. Ma non solo: Tiboni fu anche il primo direttore della sede abruzzese della Rai e il promotore della realizzazione a Pescara del teatro d’Annunzio e della relativa stele, quale omaggio della città al Vate. Questi tratti fanno di lui una personalità rifulgente nella storia della cultura, una figura epica che entra a pieno titolo nell’olimpo dei grandi Abruzzesi. La sua vita è stata intensa, ma la sua perdita lascia un vuoto: ora sta a noi raccogliere i frutti della sua semina fertile per costruire attività e iniziative.
A sua figlia Carla – che ne sta meritoriamente portando avanti l’opera – e ai suoi familiari giungano le condoglianze vivissime mie e della regione tutta. Oggi piangiamo un mito”.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO DI PESCARA MARCO ALESSANDRINI:

Il sindaco Marco Alessandrini in un comunicato stampa scrive “Con Edoardo Tiboni scompare sicuramente un caposaldo della cultura in Abruzzo e un avamposto nazionale nella sua promozione. Attraverso il Premio intitolato a Ennio Flaiano, suo personale amico, ma anche un talento della città e della regione dove il “professore” ha deciso di restare e operare come giornalista, editore, saggista e voce, ha portato nella sua terra il meglio della letteratura, del cinema, dello spettacolo e della televisione, che è entrata anche nella sua storia professionale e personale quando è diventato il primo direttore della sede Rai in Abruzzo.

Pescara perde anche uno speciale costruttore, che attraverso l’Istituto Multimediale Scrittura e Immagine e del Mediamuseum, la sua ultima intuizione, ha fatto in modo che la memoria culturale italiana trovasse a Pescara un posto per crescere ed educare le nuove generazioni. Con tutto questo lavoro e con la convinzione che potesse essere motore anche del territorio, affermata talvolta con tenacia e veemenza, Tiboni ha di certo contribuito a fare di Pescara una vetrina prestigiosa, allineando traguardi a un cammino di cui oggi raccoglie il testimone sua figlia Carla per portarlo avanti. Perché questa strada potesse continuare ad avere un orizzonte certo ha sempre cercato un dialogo con la politica e le istituzioni, Comune in primis, che si stringono al cordoglio della famiglia e lo salutano con affetto e stima a nome della città”.

IL CORDOGLIO DEL  VICE PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TIBONI ARMANDO MANCINI:

Cordoglio viene espresso anche da Armando Mancini, vice presidente della Fondazione Tiboni e direttore generale della Asl di Pescara il quale afferma che con la scomparsa di Edoardo Tiboni è un lutto per l’intero Abruzzo poichè Tiboni ha proiettato con la sua attività di uomo di cultura la Regione nel panorama internazionale.

Mancini scrive che “La scomparsa di Dino Tiboni è un lutto per tutta la nostra Regione. Dino Tiboni ha proiettato l’Abruzzo intero nel mondo della cultura internazionale. Con le sue molteplici iniziative ha portato a Pescara premi Nobel per la letteratura, per la poesia, mostri sacri del cinema.Ce li ha fatti conoscere, ed ha fatto conoscere loro la nostra Regione. In epoche ormai lontane, ha avuto  intuizioni straordinariamente moderne sulla Multimedialità, che hanno condotto alla realizzazione della sua creatura prediletta, il Mediamuseum di Piazza Alessandrini.La sua maggiore forza è stata la tenacia con la quale ha continuato, anche negli ultimi anni di vita, a progettare il futuro delle sue tante attività. E ci lascia un’eredità importante ed imponente, che dovremo mantenere ed accrescere. Come spesso accade, forse solo il tempo potrà far comprendere pienamente  la grandezza dell’uomo. E sarebbe bello che il suo nome fosse degnamente riportato nelle strade e piazze cittadine. Sono certo che la Città e l’Abruzzo sapranno mostrargli riconoscenza nel modo che Dino Tiboni avrebbe voluto:  con l’essere vicini  alle sue creature, con l’aiutare a far crescere quello che, nella sua lunga ed intensa vita,  ha seminato”.

IL CORDOGLIO DEL L’ASSESSORE COMUNALE ALLA CULTURA DI PESCARA  GIOVANNI DI IACOVO:

Per l’assessore comunale alla Cultura di Pescara Giovanni Di Iacovo  Edoardo Tiboni è stato una vera e propria istituzione culturale per la città e anche per la regione.

In una nota l’assessore Di Iacovo scrive che “L’eco dell’importanza del suo nome e di tutto quello che nella vita ha fatto per la cultura mi riporta a quando ero bambino e alle frequentazioni che legavano mio padre al Professore. La città perde un concittadino appassionato, era stato tra i fondatori del Teatro d’Annunzio, un promotore del cinema, del teatro, della letteratura, della scrittura, della poesia, delle arti e degli abruzzesi. Un infaticabile “agente” della cultura regionale, che ha spinto attraverso i suoi nomi migliori: da Flaiano e D’Annunzio anche Benedetto Croce. A tutti mancheranno anche le sue prese di posizione, Tiboni non ha mai fatto mancare il suo contributo quando sul piatto del confronto c’era la crescita della città. Diciamo addio a un illustre concittadino di cui dobbiamo tutti portare avanti il testimone”.

IL CORDOGLIO DELL’ARTISTA GABRIELLA ALBERTINI:

 Così lo ricorda la pittrice Gabriella Albertini: “Era una persona molto riservata, ma in alcuni momenti appariva emozionato e anche imprevedibile, con sfumature di sensibilità e comprensione umana. Tutta la sua ricerca era mirata a mettere in luce le capacità e le potenzialità dell’Abruzzo dove ha sempre vissuto”.

Cultura in lutto per la scomparsa di Edoardo Tiboni

 

 

Il ricordo della città e dei collaboratori