Pescara: Pettinari denuncia l’abbandono di un macchinario rx

Il consigliere regionale del M5s, Domenico Pettinari, denuncia l’abbandono di un costoso macchinario per fare raggi presso il distretto sanitario di Pescara nord.

A scoprire lo stato di abbandono del macchinario Rx polifunzionale all’interno del distretto sanitario di Pescara nord, nel corso di una visita ispettiva nella struttura, è stato Domenico Pettinari, consigliere regionale del Movimento 5 stelle e vice presidente della commissione sanità in Regione Abruzzo, che denuncia l’ennesimo sperpero di denaro pubblico della Asl di Pescara.

Il macchinario di ultima generazione, che servirebbe a effettuare i raggi presso il distretto sanitario di Pescara nord, sarebbe in completo abbandono già dal 2013.

“L’Rx è stato acquistato il 28 marzo 2013 e collaudato a ottobre dello stesso anno”, spiega il consigliere 5 stelle, ” ed è rimasto fermo per tre anni fino all’aprile del 2016, quando il personale ha deciso di metterlo in funzione. Hanno trovato però una brutta sorpresa”, svela Pettinari. “Infatti il detettore della macchina, a causa dell’inutilizzo perpetuato, non era più funzionante e per sostituirlo servivano ben 72 mila euro. Una spesa che probabilmente nessuno si è voluto accollare, prendendosi la responsabilità di giustificazione plausibile, e quindi ad oggi il macchinario, mai utilizzato, è abbandonato in una stanza del distretto sanitario di Pescara Nord. Una vicenda che ha dell’incredibile”, afferma Pettinari, “e che va a inserirsi in tutte quelle storie di sperpero di denaro pubblico delle Asl di Pescara. Una scoperta, inoltre, che smentisce le parole del presidente D’Alfonso e dell’assessore alla sanità Silvio Paolucci sulla volontà di questa giunta di voler “potenziare la medicina territoriale”. Infatti se il distretto di Pe-Nord non può assolvere le visite con l’Rx polifunzionale, inevitabilmente i pazienti dovranno recarsi o al pronto soccorso, intasando ancora di più la struttura per esami che potrebbero essere fatti in altre sedi, o rivolgersi a strutture private a pagamento. Un danno, insomma, sia in termini economici che di organizzazione della sanità, che ha evidentemente dei responsabili. Per questo presenteremo un esposto alle autorità competenti, per chiarire se è stato commesso un atto di negligenza, non attivando il macchinario per tempo, e se ci sono responsabilità politiche per il mancato controllo delle strutture”.