Pescara Parcheggi, i lavoratori dovranno fare il concorso

Così come per Attiva, anche per Pescara Parcheggi i lavoratori dovranno partecipare ad un concorso per la stabilizzazione. Ma il Comune rassicura sul futuro della società. Varchi elettronici all’area di risulta.

Nell’incontro che si è svolto ieri mattina alla presenza del neo amministratore unico Angela Summa e dell’Ugl, i lavoratori sono stati messi a conoscenza dal vice sindaco di Pescara Enzo Del Vecchio, in rappresentanza del Comune azionista unico, del piano triennale per la riqualificazione dell’Area di Risulta, ed hanno avuto la possibilità di veder chiarite alcune ombre che si erano addensate sul loro futuro. Intanto la società è stata finanziariamente risanata, con la sostenibilità dei costo e del canone attraverso le tariffe che -ha ricordato Del Vecchio- “sono tra le più basse d’Italia”. Il futuro occupazionale dei circa 40 lavoratori non è dunque a rischio, ma dovrà necessariamente passare -come avvenuto per Attiva- per un concorso pubblico di stabilizzazione, salvo che vi sia un orientamento diverso da parte del ministro Poletti interpellato proprio a proposito della azienda del settore ecologico. Operativamente nell’area di risulta scompariranno i gabbiotti e verranno attivati dei varchi elettronici, ma il personale servirà lo stesso, per la vendita dei biglietti. Sempre nell’area di risulta verranno innalzate tre torri-faro per illuminare il parcheggio anche all’imbrunire e tutelare la sicurezza non solo degli automobilisti, ma anche degli stessi “berretti blu”, non di rado vittime di aggressioni.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.