La movida degli incivili a Pescara e L’Aquila

Movida-Pescara

La movida degli incivili a Pescara e L’Aquila. Liti in strada, gente che espleta i propri bisogni nei cortili delle abitazioni in via Cesare Battisti e piazza Muzii a Pescara. I residenti infuriati chiedono più controlli. Lo stesso accade a L’Aquila dove nel fine settimana  il Comune è costretto a raddoppiare i dipendenti dell’Ama.

I residenti della zona centrale di Pescara assistono a liti, schiamazzi e comportamenti incivili nelle affollatissime serate di movida a suon di musica e feste nei numerosi locali che si trovano in quell’area.I residenti lamentano la situazione di degrado e di violenza in cui vengono trasformati i momenti di svago e di divertimento in città. Il venerdì sera le strade si popolano e per i residenti il week end si trasforma in un incubo. Il comitato di cui è portavoce Federico Di Filippo ha già raccolto 300 firme e chiede l’intervento dell’amministrazione comunale di Pescara . Dal lunedì alla domenica il caos regna sovrano ed impedisce ai chi vive nella zona di dormire sonni tranquilli. E oltre al danno anche la beffa di ritrovare al mattino gli androni dei condomini e i cortili delle abitazioni maleodoranti perchè persone prive di senso civico li hanno usati per i loro bisogni fisiologici e per altro.

Scene simili nel capoluogo di regione dove tra bottiglie di vino e birra , bicchieri di carta ed altri oggetti vengono gettati ovunque durante le sere della movida del week-end aquilano. Anche qui piazza Regina Margherita, corso Vittorio Emanuele, piazza Chiarino, i portici di San Bernardino e piazza IX Martiri  diventano bagni a cielo aperto. L’amministrazione comunale deve raddoppiare il numero degli operatori ecologici dell’azienda che si occupa della pulizia della città con inevitabili costi per la collettività Il tutto Ci sono anche cittadini ed associazioni che si sono mobilitati per rendere più pulita L’Aquila ma al popolo delle scope e delle palette si contrappone l’esercito dei maleducati e la lotta allora diventa impari.