Pedaggi: Strada dei Parchi ricevuta in Ministero

Caro Pedaggi: Strada dei Parchi convocata dal Ministero per le Infrastrutture per il confronto sul Piano economico finanziario di A24 e A25.

Si è tenuto oggi a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il Tavolo di Confronto  Tecnico tra il Ministro Graziano Delrio ed i rappresentanti della concessionaria delle Autostrade A24 ed A25 Strada dei Parchi spa. Alla base dell’incontro la ricerca di soluzioni condivise e sostenibili sul piano economico e finanziario di gestione delle due arterie autostradali. Strada dei Parchi come è noto, propone di destinare il canone concessorio che ogni anno paga all’Anas Ente che lo ricordiamo non ha più titolarità della convenzione, alla costituzione  di un fondo per contenere le tariffe dei pedaggi sulle autostrade interessate dagli eventi sismici.

Strada dei Parchi ricorda infatti che attualmente, su 10 euro di pedaggio pagato dall’utente, vengono riversate nelle casse dello Stato 5,7 euro, mentre con i 4,3 € restanti SdP deve provvedere al pagamento delle manutenzioni ordinarie, degli stipendi dei dipendenti, alla remunerazione dell’investimento e tutte le spese necessarie per il mantenimento delle Autostrade A24 ed A25.

 

AGGIORNAMENTO DELLE 19.54 – Si rivedranno lunedì prossimo per un nuovo summit i dirigenti del ministero Infrastrutture e Trasporti, del ministero dell’Economia e delle Finanze e del Cipe da una parte e i vertici di Strada dei Parchi spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25, dall’altra, sul piano di economia e finanza 2018-2023 che norma lavori di adeguamento sismico, costi e tariffe per i prossimi cinque anni. Nella riunione di oggi pomeriggio a Roma, durata alcune ore, non è stata affrontata la tematica del rincaro di quasi il 13 per cento della tariffa, scattata il primo gennaio, stabilita da un decreto del Mit per le due arterie autostradali che collegano Abruzzo e Lazio. L’aumento ha causato forti polemiche nei territori di riferimento dove sono state organizzate manifestazioni di protesta nel corso delle quali amministratori, cittadini e pendolari hanno chiesto la cancellazione di una tariffa “destinata a mettere in ginocchio zone già provate da terremoti e altre gravi problematiche economiche”. Nei giorni scorsi è stato sottolineato, anche da parte di Strada dei Parchi, che il Pef è scaduto da quattro anni. Il piano prevede tra le altre cose la messa in sicurezza di A24 e A25, adeguamento sismico inserita come norma nella legge di stabilità del 2012. Questo in seguito al sisma del 2009 nella consapevolezza della strategicità delle due arterie in momenti di emergenza. Si tratta di un progetto da circa 3 miliardi basato sulla messa in sicurezza e sull’adeguamento sismico dell’attuale percorso. Alla riunione di oggi hanno partecipato anche i rappresentanti del Nars, nucleo di consulenza sull’attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.