Omicidio Bevilacqua, tensioni con familiari in tribunale a Pescara

Urla contro l’autore dell’omicidio Bevilacqua da parte dei familiari della vittima, nell’udienza preliminare a carico di Massimo Fantauzzi in tribunale a Pescara.

Momenti di tensione, stamani, in tribunale a Pescara, prima dell’inizio dell’udienza preliminare nel processo a Massimo Fantauzzi, 47 anni, responsabile dell’omicidio di Antonio Bevilacqua, 21enne rom (nella foto) ucciso con un colpo di fucile, la notte del 16 settembre scorso, all’interno di un pub di Montesilvano. Davanti alla stanza dove si trovava il reo confesso in attesa dell’udienza, infatti, c’erano una ventina di persone tra parenti ed amici della vittima, che hanno iniziato ad urlare contro l’omicida. La madre del 21enne, in particolare, ha ripetuto più volte “era mio figlio, era il mio bambino”. La protesta ha richiamato l’attenzione dei tanti presenti in tribunale e davanti all’aula è arrivato anche il procuratore capo Massimiliano Serpi. Presenti anche le forze dell’ordine.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.