Nuova Pescara, legge in aula con i sindaci contrari

Il consigliere del M5S Riccardo Mercante vuol accelerare il nuovo passaggio all”Emiciclo della legge per la Nuova Pescara, ma deve fare i conti con l’ostilità dei tre sindaci.

Mentre prosegue lo sciopero della fame dell’esponente radicale Alessio di Carlo , il primo firmatario del progetto di legge regionale per l’istituzione della Nuova Pescara Riccardo Mercante (M5S, nella foto) annuncia che la discussione della sua iniziativa è calendarizzata in commissione per i prossimi giorni. Si tratta del secondo tentativo di far approvare in Consiglio Regionale il progetto di unificazione tra i comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore approvato dalla maggioranza dei cittadini interessati attraverso un referendum che aveva però valore solo consultivo. Sul come realizzare la fusione, lo scorso autunno il Consiglio Regionale sospese la discussione sul pdl Mercante per tentare di renderne il contenuto più condiviso dalle forze politiche e anche dagli amministratori locali.

IL NO DEI SINDACI- Sono però al momento proprio i tre sindaci in carica i primi ad avanzare riserve su quella che definiscono una “fusione a freddo”. Se la posizione del primo cittadino di Spoltore Luciano Di Lorito(che aveva anche impugnato il quesito referendario) è nota da tempo, anche i sindaci di Pescara e Montesilvano avanzano le loro perplessità. Sia Marco Alessandrini che Francesco Maragno esprimono forti perplessità sull’efficacia di una immediata approvazione del progetto. “Non si raggiungerebbe ugualmente la soglia dei 250mila abitanti necessaria per ottenere il rango di area metropolitana, ed inoltre occorrerebbe a monte un processo di unificazione dei servizi primari”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.