NSC: Lago di Bomba, ritorna il progetto Forest Oil?

Il progetto della Forest Oil di estrazione e raffinazione sul lago di Bomba, già bocciato, risorge all’improvviso. Lo denuncia Nuovo Senso Civico

L’associazione fa riferimento ad un annuncio pubblicato nel quotidiano regionale “Il Messaggero” lo scorso 25 giugno c.m. dove si legge:

“La società CMI Energia SpA con sede legale a Roma, comunica di aver presentato in data 24.06.2016 al Ministero dell’Ambiente istanza per l’avvio della procedura di Valutazione di impatto ambientale del Progetto di sviluppo concessione “Colle Santo”. Il progetto è localizzato in Abruzzo nei Comuni di Bomba, Archi, Roccascalegna, Torricella Peligna, Pennadomo, Villa Santa Maria, Atessa, Colledimezzo, Altino, Perano, Paglieta e prevede la messa in produzione del giacimento di gas naturale “Colle Santo” ubicato in Abruzzo, prov. di Chieti. Il piano di produzione prevede la costruzione di un gasdotto di circa 21 km., di una centrale di trattamento gas nell’area industriale del Comune di Paglieta su una estensione di circa 3 ettari, la messa in produzione dei pozzi esistenti Monte Pallano 1 e 2 ubicati in una postazione di estensione pari a circa 1 ettaro nel Comune di Bomba e la perforazione di ulteriori 2-3 pozzi di sviluppo a partire dalla medesima postazione”. La società ha specificato che non si prevedono impatti significativi sull’ambiente. Il procedimento di V.I.A. comprende la valutazione di incidenza in quanto il progetto interferisce con le seguenti aree afferenti alla rete Natura 2000: SIC (Sito di Interesse Comunitario) Lago di Serranella e Colline di Guarenna; SIC Bosco di Mozzagrogna (Sangro)”

L’Associazione NSC si dice “veramente allibita, sconcertata, ma assai di più infuriata, chiedendosi “Com’è possibile che un progetto così universalmente osteggiato dalla popolazione locale e da poco bocciato da tutti gli organismi preposti (compresi TAR e Consiglio di Stato) venga ripresentato a poca distanza come se nulla fosse?”

Nuovo Senso Civico pone più di un dubbio sulla legittimità del nuovo procedimento che verrà approfondito con tutti gli strumenti e gli esperti, chiamando in causa “tutti i frutti velenosi della legge Sblocca Italia”. Come indicato sull’avviso pubblico, c’è tempo fino al 22 agosto (in periodo di ferie e vacanze, osserva NSC) per la pubblica consultazione del progetto presso le sedi ministeriali di Ambiente e Cultura, la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti e le sedi dei Comuni interessati indicati in precedenza e per la presentazione delle osservazioni. Si chiede pertanto che la Regione Abruzzo convochi subito un tavolo sull’argomento al quale siano invitati oltre a Provincia e Comuni anche tutti i portatori di interesse  nel quale presentare un piano dettagliato per bloccare sul nascere questa iniziativa.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.