Maiella e Morrone: lavoratori senza stipendi, ora stop ai servizi

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Maiella e Morrone: sono ancora senza stipendio i 63 dipendenti dell’azienda speciale che al nuovo prefetto di Pescara, Francesco Provolo, hanno già scritto due lettere.

Gli stipendi arretrati sono cinque e neppure della tredicesima c’è traccia. In una delle due lettere scritte al prefetto si racconta il dramma dei lavoratori che, senza stipendio, sono costretti a continuare a lavorare per garantire l’assistenza a disabili, anziani e disagiati in 16 comuni della Val Pescara, poiché se si fermassero si esporrebbero a una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

Una seconda lettera è firmata invece da Gabriele Pasqualone, segretario provinciale della Fials, che sollecita l’intervento del prefetto per arrivare a una soluzione della vertenza e ipotizza uno sciopero a oltranza.

L’azienda, che si porta appresso il fardello di sei anni di debiti, è di proprietà della comunità montana Maiella e Morrone, ente in liquidazione, gravato da ulteriori debiti: un buco da tre milioni di euro, oggetto di un’indagine portata avanti dalla forestale di Caramanico e scattata dopo un esposto del consigliere regionale di Penne, Leandro Bracco.

Le possibili soluzioni per il salvataggio dell’azienda sono tre: assunzione dalla Regione; contributo della Regione per ripianare i debiti dell’azienda; liquidare l’azienda e bandire un nuovo appalto per trovare un altro gestore con la clausola della salvaguardia dei posti di lavoro.