Legnini: “Accrescere ulteriormente vigilanza contro corruzione in Abruzzo”

“Accanto al puntuale intervento della magistratura, serve alimentare la cultura della legalità nella società”. Il vice presidente del CSM Giovanni Legnini: “Accrescere la vigilanza contro la corruzione in Abruzzo”.

“In Abruzzo vi sono segnali positivi e altri meno. Quelli negativi, rispetto ai quali abbiamo bisogno di compiere passi ulteriori, sono che si verificano fenomeni di corruzione e dunque occorre accrescere la vigilanza, diffondendo maggiormente nella società la cultura della legalità e del rispetto delle regole”.

Così il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, a margine del convegno “Regole ed economia: la legalità come infrastruttura del territorio”, rispondendo a una domanda sulla legalità in Abruzzo.

“E’ positivo, invece, che nonostante la pervasività della criminalità organizzata, con la sua capacità di diffusione a livello nazionale e internazionale – ha aggiunto Legnini – il nostro territorio e la nostra struttura economica sembrano sì sfiorati, ma non investiti, da fenomeni criminali rilevanti, e comunque bisogna vigilare costantemente”. Il vice presidente del Csm ha poi rimarcato che “le regole ben scritte, quelle rispettate, e la trasparenza, costituiscono una leva formidabile per lo sviluppo. Il fatto che alcune grandi imprese sane della nostra regione – ha concluso Legnini, riferendosi alla Fondazione Hubruzzo che ha organizzato il convegno di ieri a Pescara- abbiano inteso promuovere una fondazione con finalità di questo tipo, va salutato con grande favore”.

Più in generale, per il vice presidente del Csm, “Legalità, trasparenza, lotta alla corruzione, contrasto alla criminalità organizzata, sviluppo dell’economia ed efficiente funzionamento dei mercati stanno insieme. Poiché il rispetto della legge e lo sviluppo dell’economia costituiscono finalità entrambe meritevoli di prioritaria attenzione da parte delle istituzioni – ha proseguito Legnini – va da sé che le istituzioni stesse, ciascuna con i propri rappresentanti, devono agire avendo a mente questi precisi obiettivi”.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.