L’Aquila, piazza IX Martiri: sanpietrini contro gli operai della fontana del Fanciullo

Pietre (grossi sampietrini) sono state lanciate all’interno delle transenne che delimitavano il cantiere dove gli operai lavoravano al restauro della fontana di piazza IX Martiri a L’Aquila.

Sanpietrini contro gli operai impegnati nel restauro della fontana di piazza IX Martiri, la “Statua del fanciullo” realizzata nel 1929 dallo scultore Nicola D’Antino, dedicata ai 9 giovani martiri aquilani uccisi dai nazifascisti il 23 settembre del 1943. Ragazzi tra i 17 e i 21 anni la cui memoria viene onorata oggi proprio con la statua del D’Antino, ospitata nel cuore della piccola piazza un tempo dedicata al 28 ottobre del 1922, ossia la giornata della Marcia su Roma organizzata dal Partito Fascista  guidato da Benito Mussolini. Un gesto di matrice ideologica? O un semplice atto di vandalismo? Il Rotary non si sbilancia, sulla vicenda che risale a 10 giorni fa, c’è un’inchiesta in corso dei carabinieri dell’Aquila, ai quali si i rotaryani hanno sporto denuncia contro ignoti; ma di certo è frutto di un “decadimento culturale della città e del Paese”, spiegano dal Rotary.

La fontana è stata più volte oggetto di vandalismo prima e dopo il sisma. Ma questa volta i sanpietrini lanciati all’interno delle transenne che delimitavano il cantiere avrebbero potuto ferire anche gravemente i restauratori della ditta teramana “Gavioli restauri” che da mesi porta avanti – di concerto con la Soprintendenza dell’Aquila – un lavoro certosino e delicato per restituire la statua alla città. Proprio dopodomani, sabato 22 – un giorno prima dell’anniversario dell’eccidio – è prevista infatti l’inaugurazione.

IL SERVIZIO DEL TG8:

La ditta di restauro e il Rotary L’Aquila – che si è fatta carico dei lavori con il contributo della famiglia Rotary francese e belga, della fondazione Carispaq e della stessa ditta Gavioli e sotto la guida della Soprintendenza dell’aquila – hanno presentato una denuncia contro ignoti, ai carabinieri del comando dell’Aquila e ora le forze dell’ordine indagano, per ora per reati di vandalismo e lesioni. Se dovessero esserci altre motivazioni dietro al gesto, ad esempio motivazioni di tipo ideologico, saranno le indagini a stabilirlo.

“Proprio alla vigilia della restituzione alla città di un luogo caro alla memoria degli aquilani (l’inaugurazione è confermata per sabato 22 settembre alle ore 11:30), un segnale inquietante che si spera sia solo frutto della mente disturbata di qualcuno. Il Rotary club L’Aquila esprime assoluto sdegno per un gesto tanto disgustoso quanto ingiustificabile che ferisce un’intera comunità e il capoluogo di regione che con fatica e con gesti concreti quale quello del restauro di piazza nove martiri sta rinascendo. Le parole “libertà, democrazia, riconciliazione” fanno forse paura a qualcuno? Gesti del genere” -conclude la nota-“rafforzano ancora di più l’azione del Rotary club L’Aquila nel segno del sostegno alla ricostruzione materiale e immateriale dell’Aquila. Quando le parole prendono forma compiuta e diventano fatti concreti.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.