L’Aquila, anziano aspetta per 7 ore l’ambulanza per tornare a casa

All’ospedale San Salvatore a L’Aquila anziano dimesso deve attendere 7 ore per un’ambulanza che lo riporti a casa. La denuncia del Tdm.

“Un paziente anziano che in mattinata ha dovuto avvalersi del servizio del 118 per recarsi al pronto soccorso per un malore, dopo aver ricevuto la dovuta assistenza e dimesso alle ore 12 circa, ha dovuto attendere ben oltre 7 ore prima di poter rientrare presso la propria abitazione per mancanza di ambulanze a disposizione”. Lo denuncia in una nota Paola Federici, responsabile del Tribunale per i Diritti del Malato a L’Aquila.

Nel raccontare l’episodio il Tdm descrive “Le inutili sofferenze che l’anziano ha dovuto sopportare suo malgrado per aver dovuto saltare il pasto del pranzo, non aver potuto assumere la terapia necessaria per la sua condizione sanitaria e l’umiliazione dell’attesa di ore di un miracolo che in realtà è un diritto. Nonostante l’impegno incessante dei familiari di cercare anche privatamente un mezzo idoneo, non c’è stata alcuna altra possibilità”

Per il Tribunale per i Diritti del Malato, non si tratta di un caso sporadico a L’Aquila: “si ripete fin troppo spesso nel tempo di persone dimesse costrette ad attendere ore prima che una ambulanza vada a prenderli e accompagnarli nelle loro residenze. Sappiamo che ci sono numerose associazioni che lavorano in ambito sanitario e che hanno convenzioni con la ASL anche e non solo per il trasporto delle persone e ci chiediamo se nel contenuto di tali convenzioni siano riportate tempistiche di intervento o meno”. Il Tdm auspica “approfondimenti rispetto a questa situazione che provoca inevitabilmente situazioni gravi di disagio non solo per i pazienti, ma anche per i familiari che si trovano disarmati di fronte ad un problema apparentemente superabile con facilità”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.