La lottizzazione all’Altopiano delle Rocche finisce in Parlamento

Vacca-Gianluca

Il M5S denuncia una presunta “villettopoli” nell’Altopiano delle Rocche, all’interno del parco Sirente-Velino. Interrogazione di Terzoni e Vacca a Montecitorio

Si tratta nuova lottizzazione di circa 10.000 mc che dovrebbe essere realizzata nel comune di Rocca di Mezzo, nel cuore del Parco naturale regionale Sirente-Velino nonché sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale per gli uccelli. Le villette sono state approvate recentemente nonostante l’area, ricorda il M5S “sia di fondamentale importanza a livello internazionale per fauna e flora e in particolare per una specie di pianta rarissima e protetta dall’Unione Europea, la Klasea lycopifolia. Inoltre sono presenti altre specie animali e vegetali di valore internazionale, inserite tra quelle da proteggere con particolare attenzione da parte delle Direttive 43/92/CE “Habitat” e 149/2009/CE “Uccelli”.

Per la portavoce del M5S in commissione ambiente Patrizia Terzoni, prima firmataria dell’interrogazione: “In Italia il governo e le regioni parlano molto di consumo di suolo ma poi consentono di cementificare addirittura nel cuore di un’area protetta, minando alla base qualsiasi idea di protezione e conservazione del patrimonio ambientale italiano. Crediamo che il Ministro non possa più sfuggire alle sue responsabilità assicurando un immediato intervento secondo quanto gli consente la legge istitutiva del suo ministero per salvare la piana da questo scempio”

Secondo il deputato abruzzese del M5S Gianluca Vacca (nella foto): “La Regione Abruzzo, con il Comitato VIA presieduta dall’allora Direttore Antonio Sorgi, diede un parere favorevole alla cementificazione del parco con motivazioni e prescrizioni che dire grottesche è poco. Ad esempio quella di realizzare il cantiere lasciando 5 metri tra le ruspe e le piante rarissime, come se questa distanza potesse garantire la sopravvivenza dell’habitat in cui vegetano. Basti pensare al drenaggio causato dalle fondamenta delle villette che altererà completamente il microclima e le condizioni dei terreni circostanti. Addirittura il Comitato VIA, senza neanche pubblicare il progetto sul proprio sito WEB, in totale assenza di trasparenza, aveva bypassato il parere negativo dell’Ente Parco Sirente-Velino che aveva detto no al progetto. Fatti estremamente gravi sui quali la Regione Abruzzo dovrebbe una rivalutazione anche in auto-tutela perché si rischia la procedura d’infrazione comunitaria”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.