La giornata di Mattarella a Teramo, riflettori su Università e ricostruzione

La visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Teramo. Il Capo dello Stato inaugura l’anno accademico dell’UNITE e visita il centro della città ferita dal sisma.

LA CRONACA DELLA GIORNATA

Ore 12,40 – LA LETTERA DELLO SFOLLATO – Uno sfollato teramano, Ignazio Malara, ha consegnato una lettera allo staff del presidente della Repubblica, indirizzata allo stesso Mattarella, per rappresentare i disagi e la rabbia dei terremotati per una ricostruzione che stenta ancora a partire. Malara ha rappresentato soprattutto il disagio delle famiglie ospitate nelle strutture alberghiere, che a breve dovranno lasciare le strutture ricettive ed optare, se persistono i requisiti, per l’autonoma sistemazione.

Ore 12,30 – Si è svolta la visita in cattedrale insieme al vescovo Lorenzo Leuzzi. Alla visita hanno preso parte anche il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, il presidente della Regione Marco Marsilio e il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura. In piazza, tanti cittadini e diverse delegazioni di studenti delle scuole del territorio. Mattarella, appena arrivato in piazza Martiri, ha salutato gli studenti, stringendo mani e ricevendo in dono alcuni lavori da loro realizzati.

Ore 12 – Il Presidente Mattarella è arrivato davanti al Duomo di Teramo accolto dalle autorità e dagli studenti.

 

Ore 11.32 – Prende la parola il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

“Il magnifico Rettore – dice Mattarella – ha sottolineato l’attitudine e un’apertura internazionale dell’Ateneo. La passione è emersa negli interventi del Rettore e degli altri rappresentanti dell’Università di Teramo. E’ stata messa in evidenza – prosegue il Capo dello Stato – l’importanza della cultura, della solidarietà ed è stato rimarcato il ruolo della radio di questa Università, con il ricordo di Antonio Megalizzi. Ribadito, inoltre, il valore della ricerca che vede momenti di sconforto ma anche di risultati. Un abruzzese illustre, Ovidio, diceva: “Nulla ha valore se è privo di difficoltà.” Mattarella ha poi insistito molto sul rapporto tra università e società. “Questo Ateneo può guardare con fiducia al futuro ed è ciò che rivolgo a tutti voi augurando un buon Anno Accademico”, ha concluso il Presidente della Repubblica tra gli applausi della platea.

Mattarella nel suo discorso all’ateneo teramano ha sottolineato come è giusto oggi sottolineare che c’è stata una “alternativa tra economia civile ed economia politica” e come quest’ultima “per una lunga lunghissima stagione ha via via perduto sovente rapporto con l’etica, contrassegnata dal primato della redditività, dalla logica dell’azionista che pensa soltanto al profitto, o generalmente con qualche eccezione, pensa soltanto al profitto, poi si è aggiunta la logica del manager che pensa al successo personale in competizione con gli altri manager. Tutto questo è stato dominante per tanto tempo, ed è stato proprio messo in crisi da qualche tempo anche delle riflessioni di alcune guide, di alcuni leader di grandi gruppi finanziari che si rendono conto di come questo abbia creato problemi in realtà all’equilibrio complessivo anche economico”. Mattarella ha quindi rimarcato che oggi “sia il progresso e la nuova condizione che si sta realizzando” portano “a imporre un profilo di umanità e di rapporto con l’etica per quanto riguarda l’economia. La creatività richiesta e le nuove condizioni delle attività economiche comportano naturalmente questo recupero e che questo recupero è il frutto dei tempi che si annunciano ed è confortante da ascoltare, e quindi consente di guardare al futuro con fiducia. Tutto questo succedersi di interventi ha sottolineato quanto sia in questo ateneo percepita l’esigenza, l’importanza, del rapporto tra università e società in questa inserita”, ha detto il Capo dello Stato nel suo intervento, riprendendo e riferendosi anche alla prolusione del rettore emerito Luciano D’Amico.

Ore 10,25 – Inizia la cerimonia con l’Inno nazionale e l’intervento del ministro Gaetano Manfredi. Di seguito prende la parola il Rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola. Poi gli interventi dei vari rappresentanti dell’UNITE e la prolusione del Rettore emerito, Luciano D’Amico.

(Il presidente Mattarella in platea tra sindaci, accademici e politici) 

Università: Manfredi, Teramo grande realtà per aree interne

“Teramo è una grande realtà e testimonia l’importanza delle università nelle aree interne, perché questi atenei rappresentano un elemento di grande sviluppo e sostegno delle comunità che combattono i fenomeni di spopolamento che stiamo vivendo”. Lo ha detto il ministro dell’Università Gaetano Manfredi, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’ateneo teramano. “Nelle aree interne del paese – spiega – la presenza di una università forte è un fattore molto importante. Come ministero faremo una attività di sostegno nei confronti proprio di queste università per fare in modo che possano esercitare bene la loro funzione in territori così importanti”. “Teramo – conclude – poi è un ateneo solido, molto competitivo, con una buona qualità della ricerca, con una realtà molto dinamica, molto legato al territorio. Quindi rappresenta sicuramente una delle realtà positive del mondo universitario”.

(L’intervento del ministro Manfredi) 

(L’intervento del Rettore)

(La prolusione del Rettore emerito, Luciano D’Amico)

(La sala gremita di studenti, sindaci, accademici, istituzioni)

Ore 10,10 –  Mattarella è arrivato nella sede dell’Università

Ore 9,40 – Il rettore dell’UNITE Dino Mastrocola accoglie il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi e l’arcivescovo di Teramo Atri mons. Lorenzo Leuzzi.

Ore 7,45IL PROGRAMMA DELLA VISITA  L’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’UNITE si terrà alle ore 10.30 nell’Aula Magna Benedetto Croce. Per l’occasione interverrà anche il neoministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi. La cerimonia inizierà con i saluti del Ministro e la relazione del rettore Dino Mastrocola. Seguiranno gli interventi della Presidente del Comitato Unico di Garanzia di Ateneo per le Pari Opportunità, della Presidente del Consiglio degli Studenti, della vincitrice dell’Unite PhD Award Giulio Regeni e di un laureato dell’Ateneo. Al termine il rettore emerito Luciano D’Amico terrà la prolusione dal titolo “Finalità e vincoli nell’economia d’azienda”.

PRIMA TAPPA ALL’ATENEO – L’apertura ufficiale dell’Anno Accademico 2019/2020 è la nona nella storia dell’Università di Teramo, istituita il primo novembre 1993 con il DPR 28 ottobre 1991 che stabilì il suo distacco dall’Università “G. d’Annunzio” di Chieti. La prima inaugurazione, alla quale partecipò l’allora presidente della Corte costituzionale Antonio Baldassarre, si tenne il 18 marzo del 1995 nell’aula consiliare del Comune di Teramo. Alla seconda, il 9 marzo 1996 nell’Aula Magna di viale Crucioli, intervenne il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Piero Alberto Capotosti. L’inaugurazione del 19 marzo 1999, nell’Aula Magna della nuova sede di Coste Sant’Agostino, fu caratterizzata dal messaggio ai giovani del presidente di turno del Parlamento Europeo Josè Maria Gil Robles e dal collegamento in videoconferenza con la Commissione Europea. L’inaugurazione dell’8 febbraio 2000 registrò la presenza dell’allora ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica Ortensio Zecchino. L’apertura ufficiale del 2001 si tenne il 16 marzo con l’intervento del sottosegretario al Ministero dell’Università Vincenzo Sica e fu preceduta da un seminario sulle biotecnologie a cui parteciparono Keith Campbell, scienziato dell’Università di Nottingham, e Silvio Garattini, presidente del Consorzio Mario Negri Sud. Il 1° marzo 2002 fu il presidente del Consiglio di Stato, Alberto de Roberto, l’ospite d’onore della cerimonia. Nel 2004 l’allora rettore Luciano Russi affidò alla rete la tradizionale relazione, con l’inaugurazione on line del 15 aprile. Dopo 10 anni, è stato il rettore Luciano D’Amico a celebrare il 28 febbraio 2015 l’apertura ufficiale dell’anno accademico 2014/2015, la prima del terzo decennio dell’Università di Teramo. In occasione della cerimonia fu conferita a Giovanni Legnini, all’epoca vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, l’onorificenza di Ateneo “Guido II degli Aprutini”.

LA VISITA AL DUOMO – Alle ore 11,30 Mattarella si trasferirà in Duomo dove sarà ricevuto dal sindaco Gianguido D’Alberto, che ha scritto ai cittadini per un’accoglienza festosa del Capo dello Stato, e dal vescovo.

Il sindaco Gianguido D’Alberto vuole trasmettere a Mattarella un messaggio ben preciso: “Presento la sofferenza della nostra comunità, ma anche di tutto il cratere sismico, alla più alta carica dello Stato. C’è la necessità di un’assunzione chiara di responsabilità di tutte le istituzioni, e nessuno lo può fare di più del presidente della Repubblica. La sua presenza deve assumere una valenza significativa sotto questo aspetto. Teramo sarà il luogo in cui ‘l’istituzione delle istituzioni’ vedrà e si farà portatore delle esigenze del nostro territorio”.

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+++ i collegamenti e i servizi nel corso del Tg8 delle 14.00 e delle 19.30 e lo speciale in onda stasera, alle 20.40, a cura di Gigliola Edmondo con Federico Di Luigi e le riprese di Alberto Capo e Maria Carannante+++ 

Il Fatto sulla visita del presidente Mattarella a Teramo:

 

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Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.