La City: tutti i sindacati di Polizia con Giancarlo Pavone

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Tutti i sindacati di Polizia in assemblea stamani in Questura a Pescara: “Solidarietà, azioni legali e proteste eclatanti a sostegno dell’ispettore Giancarlo Pavone”, a cui D’Alfonso fece riferimento nel discorso su La City in consiglio regionale, e oggetto di iniziativa disciplinare dal questore. Avviata la campagna “je suis Giancarlo”

Ecco il testo integrale della nota congiunta di Siulp, Sap, Siap, Silp Cgil, Ugl Polizia, Coisp e Uil Polizia:

In questi giorni, l’attenzione di alcuni locali mass media è stata catturata dalla vicenda legata alla City, in particolare al trasferimento e provvedimento disciplinare a carico dell’investigatore PAVONE Giancarlo della Squadra Mobile di Pescara, dopo l’elogio al Magistrato e le “minacce alla Squadra Mobile” del Governatore D’Alfonso in sede di Consiglio Regionale.
Soprattutto, è stato evidenziato il silenzio e la mancata presa di posizione sia in suo favore che contro.
Come rappresentanti della totalità del personale, a cui compete la tutela dei propri associati, abbiamo preferito attendere il tempo necessario per comprendere «la progettazione politica» della vicenda ed i suoi possibili collegamenti con i ricorsi storici verificatisi su analoghe vicende in cui, il protagonismo della politica locale, ha attuato iniziative d’ingerenza molto simili a quelle oggi in esame.
Abbiamo atteso, anche e sopratutto, per vedere l’atteggiamento e le iniziative avviate da chi, poichè Questore, avrebbe dovuto chiarire a tutti, a difesa dell’Istituzione e dei suoi uomini, l’ingiustificata ingerenza e pesante giudizio espresso dal potere politico, anche perchè oggetto di un’interrogazione parlamentare, astenendosi anche ad un incontro chiarificatore con il diretto interessato. Ma, purtroppo, tutto ciò non l’abbiamo notato, anzi!
Oggi, al termine di un assemblea con il personale della Squadra Mobile, e con ampia partecipazione di tutto il personale degli altri Uffici di Polizia, confermiamo la nostra solidarietà e vicinanza a Pavone Giancarlo.
Ciò perchè, a seguito delle formali iniziative disciplinari avviate dal Questore, il collega si sarebbe reso responsabile, al di fuori del servizio, “di una condotta non conforme alla dignità delle proprie funzioni”, ovvero di aver espresso una semplice critica libera, costituzionalmente garantita, per fatti di interessi pubblici, (si badi bene) che nulla attengono alle indagini in corso e che rappresentano un sentimento di sfiducia verso la classe politica di questo Paese.
Le scriventi OO.SS. quindi, a tutela degli appartenenti all’Istituzione Polizia di Stato, hanno deciso di intraprendere ogni iniziativa, anche eclatanti, utili a garantire la dignità e la professionalità dei poliziotti che, in questo momento sono attaccati strumentalmente da una certa politica che dovrebbe rimanere fuori dall’autonomia della Magistratura e della Polizia Giudiziaria, che opera esclusivamente sotto la responsabilità e direzione della Magistratura stessa; principio di base del nostro ordinamento democratico.
Dall’assemblea è emerso un profondo senso di abbandono da parte di quanti avrebbero dovuto prendere una posizione a tutela dell’intera Squadra Mobile. Per tale ragione, queste OO.SS. hanno deciso di valutare qualsiasi iniziativa di azione legale, a tutela dell’immagine e della dignità degli investigatori della Squadra Mobile e dell’intera Polizia di Stato.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.