Inchiesta acqua Gran Sasso, c’è anche il filone aquilano

Per competenza territoriale trasferiti anche a L’Aquila alcuni atti dell’inchiesta della Procura di Teramo sull’acqua del Gran Sasso.

Lo stralcio è relativo ad alcuni episodi attenzionati dagli investigatori, che si sarebbero verificati nella parte aquilana dell’area su cui opera l’Infn. Parte del fascicolo iniziale è stata dunque inoltrata alla Procura del capoluogo regionale.
Nell’indagine coordinata dal procuratore capo di Teramo Antonio Guerriero (nella foto), con un pool di tre pm al lavoro, risultano al momento indagate 10 persone, tra cui i responsabili dell’Infn, della Ruzzo Reti e di Strada dei Parchi, con ipotesi accusatorie che vanno dall’inquinamento ambientale al getto pericoloso di cose, a seguito degli sversamenti nel sistema idrico del Gran Sasso. Le indagini sono svolte dai carabinieri del Noe di Pescara, e si avvalgono della consulenza dei professionisti nominati dalla Procura, già noti per le loro relazioni sui sistemi idrici e ambientali per le inchieste su Terra dei fuochi e frana di Sarno.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.