Giulianova: scambio provette sangue, gli indagati non parlano

A Giulianova va avanti l’inchiesta sullo scambio di provette di sangue per i test antidroga: davanti al gip gli indagati non parlano.

L’infermiere dell’ospedale giuliese e l’automobilista da cui è partita l’indagine si sono trincerati dietro il silenzio, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip.

L’indagine è partita dalla polstrada di Giulianova, insospettita dal fatto che, numerosi tamponi salivari, utilizzati dagli agenti nei controlli stradali per verificare l’uso di alcol e droga da parte degli automobilisti, risultati inizialmente positivi, venivano poi smentiti dalle successive analisi del sangue, effettuate in ospedale. Gli investigatori, che si sono avvalsi anche dell’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno portato alla luce il reato di corruzione a carico dell’infermiere indagato, che, sotto pagamento, avrebbe scambiato le provette di sangue degli automobilisti che risultavano positivi ai test per l’uso di droga e alcol.

I due indagati, sottoposti a obbligo di dimora nel comune di residenza, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.