Fridays for future: a Pescara crescono le adesioni per la manifestazione di venerdì

Si prevede partecipatissima la manifestazione “Fridays for future” di Pescara. Crescono le adesioni di associazioni e comitati. L’appuntamento dalle 9 alla Madonnina per il terzo sciopero generale per il clima.

“Venerdì 27 settembre, dalle ore 9 e nella piazza della Madonnina del porto, saremo di nuovo in piazza per invertire la rotta verso la catastrofe climatica, per costruire insieme un futuro sostenibile. Abbiamo urlato e non ci avete ascoltati. Se il grido di una generazione non basta, stavolta sarà l’intera società a ribellarsi, per lo sciopero per il clima più grande di sempre”. Questo l’invito degli organizzatori della manifestazione di Pescara, che si svolgerà in contemporanea delle altre migliaia in tutto il mondo. In Abruzzo al momento sono previste manifestazioni anche a l’Aquila, Sulmona, Vasto e Lanciano.

Con il passar delle ore lievita il numero delle adesioni. Al momento partecipano Arci, Sinistra Italiana, Pd Portanuova, Fiom Cgil, gli universitari del Pas, Lo Spaz Pescara, Collettivo Studentesco Pescara, Rete Oltre il Ponte, Forum H2O, Per il Clima, fuori dal Fossile, Ginestra, Clean up Pescara, Kabawil-el otro so yo PE, Paese Comune Sambuceto, Associazione Deposito Dei Segni, Wwf Abruzzo, WWF Chieti-Pescara, FIOM CGIL Pescara, i consiglieri comunali del centrosinistra di Pescara.

Questo il percorso del corteo:

 

IL TESTO DELL’APPELLO

Che chi ci governa lo accetti o no, l’emergenza climatica è già qui. Non basta dichiararla, abbiamo soltanto 11 anni per attuare politiche di mitigazione del clima, terminando lo sfruttamento dei combustibili fossili, la deforestazione e il land grabbing, convertendo la mobilità, l’industria, l’alimentazione, l’abitare, decentralizzando la produzione di energia, dando priorità a chi ha di meno e dal collasso climatico sarà investito più pesantemente.
Lottiamo per un cambiamento che parta da noi stessi, dagli stili di vita e dal quotidiano, ma non possiamo ignorare dov’è il nocciolo delle responsabilità.
100 aziende legate all’estrazione e produzione dei combustibili fossili sono responsabili di ben il 71% delle emissioni di gas serra rilasciate nell’atmosfera dal 1988. Tra queste il 32% proviene da società a partecipazione statale. Se non saranno politica ed economia a cambiare, nessuna buona azione dei singoli cittadini sarà minimamente utile.
Se questa politica fossile non è capace di venire a patti con la realtà che stiamo vivendo, saremo noi la realtà ad abbatterla, insieme a ogni singolo briciolo di menzogna, rassegnazione, indifferenza che ha provato a farci introiettare. Al culmine di una settimana di mobilitazione che comincerà venerdì 20 settembre, in occasione del Summit ONU sul cambiamento climatico che si terrà il 23 settembre a New York, venerdì 27 libereremo energie e corpi per il più grande sciopero per il clima di sempre.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.