Fabrizia Di Lorenzo: espulso dall’Italia fiancheggiatore strage Berlino

Un altro tassello nelle indagini in corso anche in Italia sulla strage di Berlino in cui restò uccisa Fabrizia Di Lorenzo. Espulso un marocchino in contatto con l’attentatore

Operazione antiterrorismo della Polizia Italiana: un cittadino congolese, in passato ospite del Centro per rifugiati di Brindisi, è stato arrestato mentre un marocchino, risultato in contatto con Anis Amri, l’autore della strage al mercatino di Natale di Berlino, è stato espulso dall’Italia. Dall’indagine della Digos di Brindisi, coordinata dalla Dda di Lecce e dalla Procura nazionale Antimafia e Antiterrorismo, è emerso che i due facevano parte di una cellula salafita operante a Berlino e avevano aderito all’Isis. In manette, con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale, è finito Lutumba Nkanga, congolese di 27 anni e residente in Germania, mentre il marocchino Soufiane Amri, il ventiduenne che era in contatto con l’attentatore di Berlino, è stato espulso dall’Italia. Entrambi, secondo gli investigatori, avevano aderito all’Isis ed erano pronti a compiere azioni violente, fino al martirio, in diversi scenari operativi.

LA STRAGE DEL MERCATINO DI BERLINO – Il 19 dicembre scorso Anis Amri, tunisino, era piombato a bordo di un camion, sul mercatino di Natale. Il bilancio è stato di 12 morti, tra cui Fabrizia Di Lorenzo, di Sulmona, e 50 feriti. Amri è stato ucciso il 22 dicembre in un controllo di polizia a Sesto San Giovanni.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.