Di Primio ferma il mattatoio di Chieti

mattatoio-chieti-protesta-comune

Dopo quattro sopralluoghi alla struttura del Foro Boario, il sindaco Di Primio sospende l’attività del mattatoio di Chieti

L’ordinanza del primo cittadino fa seguito all’esito di quattro sopralluoghi della polizia municipale e della ASL, da cui sono emersi elementi di inquinamento ambientale. L’effetto è quello della sospensione, non della chiusura: ogni ulteriore decisione è subordinata a una serie di verifiche amministrative sull’operato della società di gestione, ed al ripristino delle condizioni igienico-sanitarie dell’area. I sopralluoghi sono avvenuti tra agosto e settembre: in uno di questi, in particolare, la ASL avrebbe attestato uno sversamento di liquami reflui nella fogna in comune con le civili abitazioni e non in quella delle attività industriali.

I rapporti tra l’amministrazione Di Primio e la cooperativa con 35 addetti che gestisce il servizio non sono mai stati idilliaci: nei mesi scorsi vi fu anche una manifestazione dei lavoratori in Consiglio comunale (nella foto), dopo la quale -in attesa del nuovo bando- venne loro temporaneamente riaffidata la gestione, a fronte dell’impegno di assolvere a debiti pregressi nei confronti del Comune.

A dir poco vivace il confronto consumatosi al nostro microfono tra il sindaco Di Primio e Filippo Di Giovanni consigliere comunale del Pd: il primo riepilogando disservizi e pendenze accusa l’opposizione di “difendere l’indifendibile” ( ossia l’attuale gestione del Mattatoio) laddove Di Giovanni ricorda al primo cittadino “la gravità dell’anno perso senza il nuovo bando di affidamento”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.