Coronavirus Abruzzo, quattro studenti sotto sorveglianza. 1.700 persone controllate in aeroporto

Quattro le persone tuttora in sorveglianza in Abruzzo per l’epidemia da Coronavirus: si tratta di quattro studenti, due cinesi nel Pescarese e due italiani nell’Aquilano, di recente rientrati dalla Cina.

Covid 19. Così è stato ribattezzato dagli scienziati il coronavirus che sta imperversando principalmente in Cina. Dal sito dell’Istituto Johns Hopkins l’aggiornamento in tempo reale della diffusione, si segnalano 45 mila 201 casi accertati, 4975 ricoveri e purtroppo 1116 decessi. A livello territoriale si seguono con estrema diligenza i protocolli internazionali, anche in Abruzzo la Regione ha messo in campo una task force composta da dirigenti del Dipartimento Salute, i 4 direttori generali delle Asl, uno specifico centro di riferimento regionale per la raccolta dei dati ed eventuale comunicazione all’Istituto Spallanzani di Roma, oltre a 170 volontari della Protezione Civile, altamente specializzati, che operano prevalentemente all’aeroporto d’Abruzzo dove fino ad oggi sono stati monitorati 1700 passeggeri con i termo scanner. Nel complesso, a livello regionale, oltre ai casi ancora in corso, la sorveglianza ha riguardato altre 19 persone, per cui si è concluso l’isolamento domiciliare di 14 giorni: due alla Asl dell’Aquila, tre a quella di Chieti, dodici alla Asl di Pescara e quattro alla Asl di Teramo. Solo in due casi, vista l’insorgenza di sintomi, è stato eseguito il test specifico da Coronavirus, che ha dato esito negativo. È quanto emerso da una conferenza stampa che si è svolta alla Regione Abruzzo per fare il punto sull’emergenza Coronavirus.

Alla conferenza hanno preso parte l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, i referenti del Servizio regionale Prevenzione e Tutela della Salute, tra cui la responsabile Stefania Melena, il dirigente del servizio Emergenza di Protezione civile della Regione Abruzzo, Silvio Liberatore, i rappresentanti delle direzioni generali e sanitarie delle Asl abruzzesi e delle Unità operative coinvolte, tra cui Giustino Parruti, direttore dell’Uoc di Malattie Infettive di Pescara, quello dell’Uoc di Microbiologia e Virologia, Paolo Fazii, e quello dell’Uoc Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica, Adelina Stella. La Asl di Pescara è stata infatti individuata quale centro di riferimento regionale.

L’assessore Verì ha detto che “Nella nostra regione è alto il livello di attenzione e voglio, quindi, rassicurare tutti i cittadini perché, attraverso un’interazione adeguata tra le quattro Asl, siamo pronti a rispondere a tutte le evenienze. Abbiamo creato una task force molto importante nella nostra regione. Se i cittadini hanno un minimo dubbio, in un momento che si contestualizza con l’insorgenza del picco delle malattie dell’influenza, in cui quindi c’è una maggiore allerta, il primo contatto deve essere con il medico di famiglia che fa la prima diagnosi. Da parte delle nostre aziende è pronto ogni tipo di intervento e sappiamo gestire qualsiasi situazione”.

Il professore Parruti ha aggiunto che “Tutte le Asl hanno fatto una serie di azioni, hanno preso provvedimenti che ci consentono in questo momento di fare tutto in modo molto omogeneo: dalla sorveglianza sanitaria alla valutazione intraospedaliera alla diagnostica centralizzata su Pescara all’eventuale invio di campioni di controllo a Roma. Siamo, quindi, molto bene organizzati e la situazione è già attiva perché abbiamo tante persone sotto sorveglianza, ma ad oggi non sta succedendo niente e questo credo che possa solo rassicurare tutti i cittadini”.

Il Servizio del Tg8:

“In Abruzzo molti cinesi rientrati dalla Cina si stanno isolando autonomamente, anche per evitare pregiudizi ed episodi di razzismo” ha sottolineato, nel corso di una conferenza promossa in Regione Abruzzo per fare il punto sulle misure preventive rispetto all’epidemia da Coronavirus, la responsabile del servizio della Prevenzione e Tutela Sanitaria dell’ente regionale, Stefania Melena, che ha illustrato i dati relativi alle persone in sorveglianza in Abruzzo.

La dottoressa Melena ha spiegato che “Numerose, infatti, le persone – soprattutto cinesi – che, nonostante il blocco dei voli per l’Italia, usufruendo degli scali internazionali, sono rientrate e stanno rientrando dalla Cina. Se gli studenti, su segnalazione dei dirigenti scolastici, in base alle direttive ministeriali sono tenuti ad osservare l’isolamento domiciliare, per gli adulti si tratta in molti casi di isolamento volontario per i quattordici giorni come da protocollo internazionale.

Le modalità della sorveglianza possono variare da Asl ad Asl e prevedono, in linea di massima, la misurazione quotidiana della temperatura corporea e telefonate, anche più di una al giorno, con i centri di riferimento degli ospedali per il monitoraggio generico delle condizioni di salute. Oltre al numero nazionale 1500, dedicato proprio al Coronavirus, le Asl si stanno organizzando con dei numeri telefonici e personale pronto a rispondere alle domande degli utenti. Per Pescara il numero è 335.1935583, per Teramo è 800.090147”.

Intanto il laboratorio dell’ospedale di Pescara è pronto, da alcuni giorni, ad eseguire direttamente i test per verificare l’eventuale presenza di Coronavirus sui pazienti. L’Unità operativa complessa di Microbiologia e Virologia, infatti, è stata individuata come centro regionale di riferimento, insieme a quella di Malattie infettive. Ad illustrare le attività, nel corso di una conferenza stampa in Regione, è stato il direttore dell’Uoc, Paolo Fazii.

L’esperto ha spiegato “La procedura che viene adottata: subito dopo il test, in caso di esito negativo, viene comunicata la negatività al Covid-19 e vengono eseguiti accertamenti per appurare il tipo di patologia; in caso di positività il materiale viene inviato ai centri di riferimento nazionale, cioè l’Istituto superiore di sanità (Iss) e lo Spallanzani, per tutti gli ulteriori accertamenti e per la comunicazione definitiva di positività al Coronavirus”.

Il dirigente del servizio Emergenza di Protezione civile della Regione Abruzzo, Silvio Liberatore, nel corso della conferenza stampa promossa per fare il punto sulle attività di prevenzione rispetto all’epidemia, ha detto che sono state controllate ” Diciassette voli internazionali, per un totale di 1.700 persone controllate. Sono i numeri, aggiornati a ieri, degli accertamenti eseguiti sui passeggeri all’aeroporto d’Abruzzo, nell’ambito del protocollo ministeriale finalizzato a contenere la diffusione del Coronavirus.

I controlli vengono eseguiti materialmente dai volontari della Croce Rossa Italiana. Sono 170, infatti, i volontari di protezione civile specializzati che nei giorni scorsi hanno seguito i corsi di formazione di Security aeroportuale e di controllo sanitario. Ai viaggiatori viene misurata la temperatura corporea con un termometro laser: se dovesse superare i 37,5 gradi, si provvede ad accertare il Paese di provenienza e, in caso di sospetto, viene attivato immediatamente il 118 per il trasferimento nel reparto di malattie infettive dell’ospedale”.

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.