Coronavirus Abruzzo: Isringhausen, sindacati, non ripartiamo, è sciopero

Coronavirus: Isringhausen sindacati, non ripartiamo, sciopero. Da domani al 21/3, proposto accordo su cassa integrazione.

“Non potendo accettare la decisione dell’azienda di ripartire a produrre proclamiamo lo sciopero di 8 ore per ciascun turno di appartenenza dal 17 marzo al 21 marzo di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. Per i lavoratori della tettoia/presidio lo sciopero avrà luogo a partire da oggi; un eventuale accordo sulla cassa integrazione farà venire meno lo sciopero”. Ad annunciarlo la RSU FIM FIOM UILM dello stabilimento della Isringhausen di Atessa.

“Riteniamo inaccettabile – scrivono i sindacati – la decisione dell’azienda di ripartire con la produzione. Così come riportato nel comunicato unitario di Fim Fiom Uilm del 12 marzo chiediamo con forza il blocco delle attività produttive e l’attivazione dei sostegni al reddito previsti dai decreti sull’emergenza COVID-19”. “Le nostre attività – aggiungono – non producono beni di prima necessità. Siamo al paradosso: produrre auto che noi o altri non possono comprare perché, giustamente, per contenere il virus non è possibile uscire; tralasciamo il fatto che le concessionarie sono ovviamente chiuse e che anche a livello europeo si sta andando verso il blocco delle merci in uscita”.

“Non possiamo accettare – concludono – che esistano regole quando sei cittadino e altre regole quando sei lavoratore. Siamo la stessa persona e purtroppo ci ammaliamo e contagiamo allo stesso modo, indipendentemente dalla maglia che indossiamo (i contagi nelle aziende in Italia sono in aumento). Non abbiamo nessuna voglia di contagiarci ed esporre al contagio i nostri cari e altri cittadini. Rischiamo di essere il maggior veicolo di diffusione del virus per produrre beni che non sono di prima necessità”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.