Coronavirus Abruzzo, gli aggiornamenti del 14 marzo. Altri 10 nuovi casi, 112 i positivi, anche un centenario

Coronavirus Abruzzo, la cronaca della giornata di sabato 14 marzo. Altri 10 nuovi casi, i positivi salgono a 112 (tra cui un centenario di Penne), con numerosi tamponi da analizzare: autorizzato l’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Domani il Cdm per misure economiche.

+++NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO+++

 

Ore 21.00 – Sospiri: consiglieri regionali si tagliano indennità per respiratori

Ore 19.00 – Schael: “Per i test utilizziamo l’Università d’Annunzio”

Ore 18.53 – 60 aziende automotive donano camici e mascherine

Ore 18.11 – Studente di Tortoreto a Madrid: “Voglio tornare in Italia”

Ore 17.25 – A Scanno 10 in quarantena dopo turista positivo

Ore 17.10 – Pronto primo farmaco, ma ci vorranno mesi per sperimentazione su uomo

Ore 16.54 – A Montazzoli sarto 80enne cuce mascherine per compaesani

Ore 16.44 – Udc Comune Pescara organizza servizi per famiglie bisognose

Ore 16.33 – Dimessa la famiglia di Brugherio in vacanza a Roseto

Ore 16.18 – Altri 10 nuovi casi, in totale sono 112 i positivi in Abruzzo

Ore 15.46 – Comune l’Aquila mette a disposizione palazzina post sisma per operatori sanitari

Ore 15.45 – Deserto aree interne, sindaco: “Campotosto non vive più”

Ore 14.56 – Edilizia: nel prossimo decreto del Governo lo stop ai cantieri e misure di sostegno

Ore 14.51 – La Asl chiarisce: 4 i pazienti positivi a Teramo

Ore 14.43 – Operativa la terapia intensiva dell’ospedale G8

Ore 14.42 – Pescara deserta, solo qualcuno col cane o sul lungomare per jogging

Ore 14.35 – Termina quarantena per prima teatina con virus

Ore 14.27 – L’IZS Teramo pronto ad analizzare i tamponi

Ore 14.26 – L’appello di Gianluca Ginoble de “Il Volo” ai giovani

Ore 14.25 – Roccaraso: il sindaco blinda il paese

Ore 14.09 – “Contagio” anomalo, Val Fino chiede zona rossa

Ore 13.57 – Misericordia Pescara: appello ai cittadini e l’applauso

Ore 12.50Applausi da balconi, flashmob anche in Abruzzo

Ore 12.10Donazione di materiale da Color Max agli ospedali

Ore 12.05  – Stilista realizza mascherine per un Comune abruzzese

Ore 12.00Controlli a Pescara sui treni da Roma verso la Puglia

Ore 11.45 – Intercredit stanzia 20 milioni di euro per le imprese

Ore 11.35Coronavirus: dalla SBS Australia un reportage su Pescara

Ore 11.30 La Gdf a Montesilvano sequestra mascherine a un cinese

Ore 11.10 – Coronavirus Abruzzo, positivo un centenario di Penne

Ore 11.00A Lanciano il sindaco chiude parchi e aree verdi. Ecolan sanifica i luoghi pubblici e le strade

Ore 10.40Dagli influencer abruzzesi raccolti 150mila euro sul web

Ore 9.35 – Riorganizzazione ospedali, protesta il sindaco di Guardiagrele

Ore 8.45 – Dai test eseguiti la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 12 nuovi casi positivi al Covid 19.

Ore 7.15 – Visto il numero considerevole di tamponi da analizzare in Abruzzo, è stato autorizzato ad effettuare i test da lunedì prossimo anche l’Istituto Zooprofilattico “Caporale” di Teramo. Lo ha rivelato il prof. Giustino Parruti della task force nel corso della trasmissione di Rete8 “Pronto Medicina facile”.

LE NEWS DALL’ITALIA E DAL MONDO (ANSA)

Non si ferma l’Italia dei flash-mob, “grazie ai medici”. Conte,sono un abbraccio collettivo. Ma tanti violano restrizioni – Dopo il corale e auto-incoraggiante inno nazionale di ieri alle 18.00, anche oggi a mezzogiorno l’Italia si è unita in un flash-mob per l’emergenza coronavirus, stavolta per esprimere il plauso e il ringraziamento a medici e infermieri che combattono fino allo stremo contro l’epidemia. E il premier Conte battezza l’iniziativa: “E’ un ideale abbraccio collettivo che rincuora tutti, in particolare le persone che si avvertono più fragili e vulnerabili e vivono con particolare angoscia questi giorni di emergenza”. “Tutti alle finestre per un lungo applauso di ringraziamento a coloro che stanno lavorando per noi negli ospedali e di incoraggiamento”, hanno fatto girare i promotori sui social. “Un gesto semplice per unire le nostre mani”, hanno detto agli italiani rimasti in questi giorni, giocoforza, chiusi in casa. E allo scoccare del mezzogiorno, da Roma a Torino, Firenze, alle tante città grandi e piccole dal Nord al Sud della Penisola, numerosissimi i cittadini, attirati dal tam-tam virtuale, che si sono affacciati a finestre e balconi per un lungo applauso a tutti gli operatori impegnati in prima linea in questi giorni così difficili. A Napoli c’è chi urlava “E’ per tutti i medici e gli infermieri italiani”, chi gridava “Viva l’Italia”, chi ancora “Vinceremo”. A Bari c’è chi ha intonato ancora l’Inno di Mameli, chi ha sventolato il Tricolore. “Essere presenti, per come è possibile in questi tempi, in mezzo alla gente”: così l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, spiega l’invito alle chiese della diocesi di suonare le campane alle 12.00 in punto di domani, in concomitanza con l’Angelus del Papa. E a Roma, la Comunità di Sant’Egidio fa sapere che ogni sera alle 20.00, a partire da Santa Maria in Trastevere, tutte le chiese del rione faranno suonare le loro campane per 10 minuti, “in espressione di vicinanza, solidarietà e preghiera nei confronti di tutti coloro che in questi giorni soffrono per le conseguenze del coronavirus, per le loro famiglie e per tutte le persone più fragili e a rischio”. Intanto, però, sono oltre settemila le persone denunciate in un giorno per aver violato le misure restrittive introdotte con i provvedimenti governativi. Secondo gli ultimi dati del Quirinale, sono state controllate complessivamente 157.271 persone, 6.942 delle quali denunciate per violazione delle misure e 276 per false dichiarazioni. Controllati inoltre 83.454 esercizi commerciali e denunciati 239 negozianti. E emergono anche le tante situazioni curiose, la “fantasia” di cui si dà prova nel contravvenire alle norme. A Torino, un moldavo di 26 anni e un romeno di 34 si sono spacciati per fattorini nel tentativo di eludere i controlli ma, a bordo di un camioncino e in evidente stato di ubriachezza, sono stati smascherati dalla polizia. Due coniugi sono stati denunciati nel Pisano dagli agenti di Ps dopo che, andati a cercare asparagi, la moglie 80enne si è persa ieri in un bosco ed è stata ritrovata solo stamane dai soccorritori chiamati dal marito. “Siamo usciti di casa per acquistare dell”erba da fumare…’, si sono giustificati 4 uomini bloccati e denunciati dai Cc a Catania durante i controlli per far rispettare le restrizioni anti-coronavirus. A Viareggio, nella pineta di Levante, tre prostitute sanzionate da polizia e vigili urbani, non avendo potuto dare giustificazioni plausibili per il fatto di trovarsi fuori casa. Venti i denunciati a Bologna per aver partecipato a una festa universitaria. A Roma un gestore di farmacia denunciato dalla Ps perché vendeva gel battericida e guanti con prezzi fino al +800%. A Sassari la Gdf ha arrestato un 22enne non solo per aver violato le restrizioni, ma con lo scopo di rubare un’auto. Infine, i carabinieri di Torre Annunziata hanno denunciato un parroco e un titolare di pompe funebri per aver proceduto alla benedizione di una salma in una funzione funebre alla presenza di più persone.

L’Oms, in Italia risultati entro 2 settimane – “Due settimane. Fra 2 settimane dovremmo cominciare a vedere qualche risultato. L’azione dell’Italia è molto energica ma gli italiani devono aspettare per vederne l’efficacia. Non devono mollare, devono avere pazienza”: Cristiana Salvi, responsabile relazioni esterne alle Emergenze Sanitarie dell’OMS Europa, è una dei tanti italiani che fa il conto alla rovescia in attesa del primo spiraglio di luce nella crisi del Covid-19. Il futuro del Coronavirus “lo stiamo vedendo in Cina” dice in un’intervista all’ANSA dal suo ufficio di Copenaghen la dottoressa Salvi: “lì – spiega – sono state prese fortissime misure di contenimento all’epicentro dell’epidemia. Adesso i contagi stanno scendendo in maniera incredibile, proprio a seguito di quelle misure”. I contagi, il conto dei morti, ogni giorno sembra più lungo dell’altro: “quando avremo il picco non lo possiamo dire, in Europa c’è ovunque un andamento a salire, oggi abbiamo oltre 30.000 casi, metà dei quali in Italia. Ma Spagna, Francia e Germania stanno salendo nel numero dei casi. Ce lo aspettavamo, tutta la popolazione è esposta perché è virus nuovo. Nell’influenza stagionale, alla fine circolano gli stessi virus che di anno in anno mutano ma nella popolazione si forma una certa immunità. Che per questo virus non c’è”. Il problema è quando si passa dai focolai alla propagazione “comunitaria”: tutti gli stati devono cercare di fermare il virus prima che passi alla trasmissione nella comunità: “quando si hanno pochi casi, piccoli focolai, bisogna aggredire – sottolinea Cristiana Salvi – tracciare i casi, i contatti, testarli in laboratorio e fermarli. Quando il virus attacca a livello comunitario, si rende necessario intervenire anche con azione di mitigazione, una misura che ha efficacia ma che ha costi socio-economici alti”. Ma in Italia cosa è successo: “in Italia, purtroppo – spiega – la finestra di opportunità per agire immediatamente è stata strettissima. Dopo il 21 febbraio si è passati da decine a centinaia di contagiati, un incremento repentino inaspettato, la finestra era diventata troppo stretta per poter solo contenere e si è passati ad adottare misure molto stringenti, inizialmente per il nord Italia e poi per il resto, per prevenire l’ulteriore diffusione del virus”. “L’Italia ha agito molto energicamente – assicura – ma era complicato tracciare i pazienti-contatto, molti non avevano legami epidemiologici, il paziente zero non è stato mai individuato, il paziente 1 ha avuto subito molti contatti che non è stato possibile rintracciare. Poi, ricordiamo che un terzo della popolazione ha un’età avanzata e questo ha influito”. Cristiana Salvi è stata nei giorni scorsi in Italia in missione, proprio per studiare e valutare il potenziamento delle strutture sanitarie: “siamo stati positivamente colpiti da come sono stati organizzati in tempi rapidissimi l’isolamento e il flusso dei pazienti. C’è stata una risposta immediata”. I paesi europei rispondono in modo molto diverso all’emergenza: “ogni governo – spiega – ha il polso della situazione del proprio paese sulla base della strategia messa in piedi, non è possibile una strategia unica a livello europeo. Tutti i paesi hanno come obiettivo di fermare il virus. Quanto ai viaggi, non abbiamo mai consigliato restrizioni alle frontiere, su questo c’è anche un discorso di conseguenze economico-sociali che diventano più pesanti rispetto all’efficacia del provvedimento sulla salute. Vediamo che alcuni paesi hanno adottato misure più forti alle frontiere, hanno fatto le loro valutazioni. Noi auspichiamo che queste misure siano di durata più breve possibile per avere un impatto meno grave. Quello che abbiamo raccomandato a tutti è: fino a quando è possibile fare contenimento, perché dà la possibilità di controllare la trasmissione prima che si diffonda”.

Martella, informazione centrale contro “fake news”  – “Abbiamo deciso di tenere aperte le edicole perché i giornali sono un bene comune che deve continuare ad arrivare alla gente. L’informazione deve essere considerata un servizio pubblico essenziale”. Lo ha detto il sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella, a Rainews. “L’informazione è essenziale anche nella lotta alle fake news – ha aggiunto Martella -, che sono normalmente pericolose, ma in questo momento rischiano di esserlo ancora di più”.

In Italia sono aumentati del 36,7% i guariti nelle ultime 24 ore, passando da 1.439 a 1.966 (+527). Il numero dei morti, invece, è aumentato di 175, con un incremento del 13,8%, uno dei più bassi degli ultimi giorni. In Lombardia, in particolare, il numero dei decessi è aumentato di circa l’8%, pari a 76 casi, contro i 146 di ieri. Infine, il numero dei malati è cresciuto di 2.795 con un incremento del 18,6%.

Trump, ho fatto il test per il coronavirus – “Ho fatto il test per il coronavirus”: lo ha detto il presidente americano Donald Trump, spiegando che ancora non c’e’ il risultato.

E’ pronto il primo farmaco specializzato per aggredire il coronavirus Sars-CoV2. E’ un anticorpo monoclonale, specializzato nel riconoscere la proteina che il virus utilizza per aggredire le cellule respiratorie umane. La ricerca è pubblicata sul sito BioRxiv dal gruppo dell’Università olandese di Utrecht guidato da Chunyan Wang. I ricercatori hanno detto alla Bbc che saranno necessari mesi prima che il farmaco sia disponibile perché dovrà essere sperimentato per avere le risposte su sicurezza ed efficacia.

Oltre settemila persone denunciate in un giorno per aver violato le misure restrittive introdotte con i provvedimenti governativi per l’emergenza coronavirus. Secondo gli ultimi dati del Viminale, ancora in corso di consolidamento, sono state controllate complessivamente 157.271 persone, 6.942 delle quali denunciate per violazione delle misure e 276 per false dichiarazioni. Sono stati inoltre controllati 83.454 esercizi commerciali e denunciati 239 negozianti.

Sono 14.955 i malati di coronavirus in Italia, 2.116 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 17.660. Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. ai dati della Protezione Civile emerge che sono 7.732 i malati in Lombardia (836 in più di ieri), 2.011 in Emilia Romagna (+253), 1.453 in Veneto (+156), 794 in Piemonte (+240), 698 nelle Marche (+128), 455 in Toscana (+103), 242 nel Lazio (+70), 213 in Campania (+39), 304 in Liguria (+61), 236 in Friuli Venezia Giulia (+88), 126 in Sicilia (+15), 121 in Puglia (+23), 157 in Trentino (+55), 83 in Abruzzo (+5), 73 in Umbria (+11), 17 in Molise (+1), 43 in Sardegna (+4), 27 in Valle d’Aosta (+1), 37 in Calabria (+5), 123 in Alto Adige (+20), 10 in Basilicata (+2).

Quanto alle vittime, se ne registrano: 890 in Lombardia (+146), 201 in Emilia Romagna, (+55), 42 in Veneto (+10), 46 in Piemonte (+20), 27 nelle Marche (+5), 5 in Toscana (+0), 17 in Liguria (+6), 2 in Campania (+1), 11 Lazio (+2), 10 in Friuli Venezia Giulia (+2), 5 in Puglia (+0), 2 in provincia di Bolzano (+1), 2 in Sicilia (+0), 2 in Abruzzo (+0), uno in Umbria (+1) uno in Valle d’Aosta (+0), 2 in Trentino (+1). I tamponi complessivi sono 97.488, quasi oltre 65mila dei quali in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Sono 1.266 i morti per coronavirus in Italia, 250 in un solo giorno, secondo i dati forniti dalla Protezione civile. Ieri l’aumento era stato di 189 decessi.

Sono 1.439 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 181 in più di ieri. Lo ha detto il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli durante la conferenza stampa alla Protezione Civile.

Silvio Brusaferro ha poi fatto un punto sulla mortalità.  “I dati sulla mortalità si vanno approfondendo con le cartelle cliniche dei deceduti: i pazienti morti con il coronavirus hanno una media di oltre 80 anni, 80,3; le donne sono solo il 25,8%. Età media dei deceduti è molto più alta degli altri positivi. Il picco di mortalità c’è tra 80-89 anni. La letalità, ossia il numero di morti tra gli ammalati, è più elevata tra gli over 80”. Lo ha detto Silvio Brusaferro dell’Istituto superiore di sanità (Iss) in conferenza stampa alla Protezione civile a Roma. Brusaferro lancia poi un allarme su un possibile picco di contagi nel weekend.

“E’ verosimile aspettarci casi in questo weekend in parte come effetto dei comportamenti assunti lo scorso fine settimana. L’incubazione è tra 4 e 7 giorni: abbiamo visto folle assembrate al mare o in stazioni sciistiche o in mega aperitivi, luoghi dove probabilmente il virus ha circolato. Una parte di quelle persone nei prossimi giorni probabilmente mostrerà una sintomatologia. E’ un’ipotesi, vedremo le curve, speriamo di essere smentiti dai fatti” ha detto Brusaferro.

“Il distanziamento sociale è la chiave per ridurre la diffusione del contagio. Le prossime settimana saranno decisive e dipendono dal comportamento di ogni singolo cittadino”, ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza in relazione ad ipotesi di picchi e numero dei contagi.

Grazie alle forti misure di contenimento in atto “eviteremo un picco insostenibile, diluendo e rallentando i casi di SarsCov2, che comunque ci saranno, in un tempo più lungo: l’epidemia in atto, cioè, durerà di più ma il numero di casi risulterà gestibile per il Servizio sanitario”. Lo spiega all’ANSA Pier Luigi Lopalco, professore di igiene all’università di Pisa e responsabile epidemiologia nella task force della Regione Puglia per il contrasto al nuovo coronavirus.

“Il numero reale di contagiati” dal Coronavirus “è più alto di quello ufficiale”, dice Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. “Nella zona di Vo’, sono stati fatti tantissimi tamponi e si sono visti stati risultati. La scelta di non farne altrettanti in altre zone per me – ha aggiunto Galli – è discutibile, anche se probabilmente è dovuta alla disponibilità negli spazi di laboratori. La battaglia si vince nei territori, come sul campo di battaglia. Gli ospedali sono nelle retrovie, se continuano ad arrivare feriti, non riusciranno mai a reggere. Il circolo vizioso va interrotto sul campo”.

Se le misure attuate avranno risultati si potrà vedere “ottimisticamente in due settimane. Faccio un paragone Wuhan attorno al 25-26 gennaio c’era un numero di casi paragonabile a quello della Lombardia al 3 di marzo. E noi abbiamo avuto 3-4 settimane il cui il virus ha circolato liberamente. Questa è una bestia che ci ha invaso e che ci terrà compagnia per un periodo ancora non breve e la mobilitazione di tutti è fondamentale perché questo periodo venga accorciato”.

Intanto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha deciso di chiudere i parchi della città e firmerà una ordinanza in questo senso. “Oggi pomeriggio firmerò una ordinanza per chiudere i parchi recintati da domani mattina. – ha detto in un video su Facebook -. È necessario farlo, non possiamo estendere la stessa regola ai parchi non recintati”.

Le città pensano anche a preparare nuovi posti letto per curare malati e convalescenti in piena pandemia da coronavirus. A Genova si lavora su un luogo insolitotrasformare un traghetto in ospedale anticoronavirus. “Nel giro di cinque giorni saremo pronti ad utilizzarlo”, annuncia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “Sul traghetto cominceremo con moduli da 25 posti per salire fino a 200”. La nave ospedale potrebbe servire a ricoverare le persone positive al virus dimesse dagli ospedali ma impossibilitate alla convalescenza a casa, i casi positivi non gravi, oppure potrebbe essere impiegata per liberare posti letto nelle strutture sanitarie in caso di urgenza.

Alla fiera di Milano per ora non sarà allestito nessuna struttura di terapia intensiva al momento. “La Protezione civile non è in condizione di fornirci quanto promesso”: lo ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana ai giornalisti spiegando che non è in grado di fornire i 500 letti di terapia intensiva che si volevano allestire nei padiglioni del Portello a Milano. do di fornire i 500 letti di terapia intensiva che si volevano allestire nei padiglioni del Portello a Milano. “Ci stiamo interessando sul mercato internazionale per trovare letti di rianimazione – ha aggiunto – Speriamo di avere risposte positive dai fornitori”.

A Roma stop metro e bus dalle 21 – Parte il nuovo piano di trasporto pubblico a Roma in considerazione dell’emergenza sanitaria e per contenere la diffusione del virus COVID-19. L’ultima corsa di metro, bus e tram sarà alle ore 21 e e ci sarà la riduzione estiva dei trasporti. La rimodulazione tiene conto del calo della domanda ed è in linea con quanto previsto dal decreto ministeriale. In ottemperanza all’Ordinanza della Regione Lazio saranno garantiti i servizi minimi essenziali privilegiando l’integrazione tra le varie modalità, favorendo quella con minore possibilità di contatto tra persone e scegliendo quella che permetta maggiore superficie disponibile per i viaggiatori e almeno un metro di distanza tra i passeggeri per garantire la massima sicurezza a utenti e operatori. Le aziende di Tpl manterranno i livelli di servizio adeguati sulle linee di superficie che consentono collegamenti con le strutture sanitarie e ospedaliere e con le realtà produttive in servizio. L’azienda ricorda che al momento non è possibile utilizzare la porta anteriore dei mezzi di superficie, salvo che per ragioni di emergenza.

 

 

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.