Conservatorio Pescara, la Provincia non paga più le bollette

“Pagamento delle utenze sospeso senza preavviso”. I vertici del Conservatorio di Pescara allarmati.

I problemi di bilancio delle Province si fanno sentire anche sulle istituzioni culturali, anche per le esigenze più essenziali. Succede al Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara, dove l’Amministrazione provinciale non è più nelle condizioni di sostenere il peso di far fronte al pagamento delle utenze. E 800 studenti, 104 docenti e 25 amministrativi rischiano seriamente di restare al buio, senza acqua e con i telefoni muti. I vertici dell’istituto di alta formazione lamentano anche “La mancanza di un adeguato preavviso, che non permette di reperire le risorse necessarie a sostenere le spese, prevedibilmente ingenti non solo in assoluto, ma anche e soprattutto in rapporto alla complessiva consistenza del bilancio del conservatorio”. E’ quanto affermano Enzo Fimiani ed Alfonso Patriarca, rispettivamente presidente e direttore del “Luisa d’Annunzio”. Dal canto suo il MIUR ha fatto sapere che l’ammontare delle risorse disponibili nel bilancio ministeriale per le istituzioni musicali non consente in alcun modo di far fronte al finanziamento degli oneri, finora sempre a carico per legge delle Province.

“Con questo appello pubblico-aggiungono i vertici del conservatorio-chiediamo che venga ripensata, e concordata, l’intera operazione nell’interesse reciproco delle istituzioni e dei cittadini visto anche il parere reso dalla Corte dei Conti della Lombardia sul tema dei rapporti finanziari fra Province ed università, nonché quello del Consiglio di Stato del 30 agosto 2017 circa l’assunzione degli oneri di spesa sugli immobili di proprietà delle Province destinati ad uso scolastico”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.