Colonie feline Chieti: verso il riconoscimento

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Il Comune di Chieti avvia le procedure di riconoscimento delle colonie feline, accogliendo proposte da Codici Tutela Diritti degli Animali.

Il Comune di Chieti aggiornerà la sua prassi in conformità con le  normative nazionali, regionali, perseguendo gli obiettivi di tutela e di controllo della popolazione felina in città. Ieri mattina il sindaco Umberto Di Primio, in municipio ha incontrato, con il Consigliere Comunale delegato alla Tutela Animale, Franco Di Pasquale, alcuni rappresentanti delle associazioni animaliste di Chieti, il delegato dell’Associazione Codici per i diritti degli animali, Gabriele Bettoschi, e l’ufficio Sanità del Comune per affrontare alcune problematiche riguardanti le colonie feline presenti in città, il soccorso dei gatti incidentati non facenti parte di una colonia, le sterilizzazioni e il contrasto al randagismo. Nel corso della riunione, le associazioni hanno rappresentato al Sindaco le difficoltà di ottenere interventi da parte della Asl 02 Servizio Veterinario, situazione che sta creabdo malcontento, ancor più se messa in relazione alla risposta data dal Ministero della Salute riguardante un parere richiesto dal Comune di Lucca in merito alle colonie feline secondo cui “la normativa nazionale tutela tutti i gatti liberi e prevede obblighi in carico alle Autorità competenti (sterilizzazione e contrasto dei maltrattamenti) indipendentemente dal fatto che vivano in colonia”.

l’Associazione in una nota spiega che il  primo cittadino ” ha preso atto che le procedure predisposte dalla Asl e fatte proprie addirittura dalla Prefettura,  utilizzate fino ad ora, sono, come segnalato da Codici anche al Ministero della Salute, in eclatante violazione di legge, oltre che comportare disagi agli animali e ai cittadini. Va dato atto al Sindaco Umberto Di Primio e al Consigliere delegato al randagismo Franco Di Pasquale della grande attenzione mostrata al problema sollevato da Codici e per aver saputo trovare immediatamente la più giusta e opportuna soluzione. Codici, auspica che le decisioni del primo cittadino di Chieti possano essere di riferimento a tutti gli altri Sindaci e motivo di riflessione per Asl e Prefettura”.

Sindaco e associazioni animaliste

Il Sindaco spiega che “Chiarite le competenze della ASL e del Comune, ho dato indicazione all’Ufficio competente di modificare la procedura attualmente adottata per l’autorizzazione delle colonie feline, sarà implementato il Regolamento Comunale di Tutela Animale e chiederò un intervento da parte della Regione e del Ministero sulle competenze che riguardano i gatti incidentati. Per il Ministero, le interpretazioni della ASL di Lucca, simili a quelle addotte dalla ASL 02 non sono conformi alle disposizioni nazionali vigenti nonché sono inconciliabili con gli obiettivi di tutela e di controllo della popolazione felina che le stesse norme impongono come obiettivo. Fatte presenti le problematiche in corso e chiarite le rispettive competenze della Asl e del Comune in merito all’autorizzazione e alla gestione delle colonie feline. Ai sensi dell’art. 18 della legge regionale n.47, dell’art. 32 del Regolamento comunale di Tutela Animale e nel rispetto della normativa igienico-sanitaria nazionale, ho dato indicazione all’ufficio competente di modificare la procedura attualmente adottata per l’autorizzazione delle colonie feline, suggerendo di dare seguito immediato alle richieste provenienti dalle associazioni e dai cittadini e successivamente interessando la Asl, ho poi concordato con le associazioni animaliste l’aggiornamento e l’implementazione del Regolamento Comunale di “Tutela Animale” che sarà approvato in Consiglio Comunale e sarò portavoce della richiesta di un intervento da parte del Ministero della Salute e della stessa Regione al fine di chiarire le competenze relative alle attività che riguardano i gatti vaganti e incidentati, materia che presenta carenze dal punto di vista della normativa regionale”.