Centrale compressione Sulmona, la posizione della Snam

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La posizione di Snam relativa al decreto autorizzativo alla costruzione dell’impianto di compressione a Sulmona, rilasciato il 7 marzo dal Ministero dello sviluppo economico.

In una nota riferita al decreto sulla realizzazione della centrale di compressione del gas di Sulmona, Snam rende noto che: “l’avvio dei lavori sarà preceduto dall’esecuzione delle attività previste dalle prescrizioni del decreto di Valutazione di impatto ambientale rilasciato il 7 marzo 2011. In particolare Snam avvierà, in accordo con gli enti competenti, il progetto della rete di monitoraggio delle emissioni e del rumore. Saranno quindi realizzate, nell’area del Comune di Sulmona, delle centraline di rilevamento delle emissioni atmosferiche. Tale attività avrà inizio almeno un anno prima dell’avvio della fase di cantiere. Inoltre, sempre prima dell’avvio dei lavori, Snam procederà alla redazione di un piano dettagliato del biomonitoraggio. Tale piano, che sarà comunicato alla Regione Abruzzo e a vari Ministeri (Ambiente, Beni Culturali, Sviluppo Economico), sarà sviluppato sull’intera area della centrale di Sulmona e avrà durata decennale. Così come previsto nel decreto VIA, Snam si impegna a utilizzare i sistemi di combustione e di abbattimento delle emissioni previsti dalle migliori tecnologie attualmente disponibili.
Snam ha già in esercizio undici centrali di compressione del gas dislocate lungo il territorio nazionale a servizio degli oltre 32.500 chilometri di gasdotti. Attualmente la società ha in corso di realizzazione due nuove centrali ubicate rispettivamente in Emilia-Romagna, nel Comune di Minerbio, e in Lombardia, nel comune di Sergnano.
Snam” -afferma la nota-“continuerà a dialogare in modo trasparente e aperto con la popolazione e le istituzioni abruzzesi, disponibile al confronto e a fornire tutte le necessarie informazioni e delucidazioni sulle varie fasi di attività del progetto”.

La replica del sindaco Annamaria Casini:

Il sindaco di Sulmona Annamaria Casini annuncia che continuerà la battaglia contro l’impianto della Snam. Il 27 dicembre 2017 il primo cittadino aveva presentato le dimissioni per protestare contro la delibera di approvazione del progetto, chiedendo inoltre al presidente del Consiglio Gentiloni di ripensare quella decisione “scellerata”. Dopo un incontro a Palazzo Chigi, a fine anno, dal quale era emerso che il decreto era ‘congelato’, il 15 gennaio scorso Casini aveva ritirato le dimissioni, annunciando che, insieme ai Comuni del comprensorio e alla Regione Abruzzo, si stava lavorando al ricorso al Tar Lazio contro la delibera.

“Non ci arrendiamo e ora più che mai continuiamo la battaglia su tutti i fronti contro la realizzazione della centrale Snam a Sulmona. E’ stato depositato ieri il ricorso al Tar Lazio contro la delibera del Consiglio dei ministri del 22 dicembre scorso, richiedendo anche la sospensiva del decreto di autorizzazione alla costruzione dell’infrastruttura, dannosa per il nostro territorio. Lunedì prossimo sarà depositato il ricorso congiunto ad adiuvandum di 14 comuni del comprensorio, ma siamo già pronti ad apportare integrazioni con incisive azioni successive. Siamo venuti a conoscenza solamente oggi del decreto del Mise, arrivato e notificato questa mattina presso gli uffici comunali. Dopo la fase legale, si passerà a quella politica in cui saranno i nuovi interlocutori a dover prendere in mano le redini della situazione per la salvaguardia del nostro territorio. Attendiamo la formazione del nuovo Governo, noi non arretreremo di un solo passo, continuando a dire no alla centrale di compressione Snam, lottando con tutti i mezzi a disposizione anche contro la realizzazione del metanodotto nei nostri territori a forte rischio sismico.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.