Centrale Snam Sulmona, parere favorevole da CdM

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Dal Governo la condivisione dei pareri favorevoli alla realizzazione della centrale Snam di Sulmona: “E’ opera strategica nazionale”.

Non mancherà di far discutere la deliberazione del Consiglio dei Ministri sulla centrale di compressione gas che la Snam intende realizzare a Sulmona. Nel dettaglio il Governo ha formalizzato «la condivisione dei pareri favorevoli, con condizioni, espressi in conferenza di servizi nel procedimento di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio nella regione Abruzzo della centrale di compressione gas di Sulmona, proposta dalla società Snam Rete Gas spa». La delibera «tiene in considerazione la rilevanza energetica e il carattere strategico dell’opera, necessaria per la sicurezza degli approvvigionamenti energetici a livello italiano ed europeo».

Per i comitati cittadini per l’ambiente queste infrastrutture sono estremamente pericolose, e soggette ad esplosioni
anche per malfunzionamento o, come è avvenuto in alcuni casi in Italia, per lo smottamento del terreno, per non parlare del rischio sismico.

La centrale è prevista in un’area di 12 ettari con tre turbocompressori meccanici da 11 megawatt, afferente al metanodotto di 687 chilometri che la Snam ha iniziato a realizzare da Massafra a Minerbio.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE D’ALFONSO ANNUNCIA RICORSO AL TAR:

A margine della conferenza stampa sui fondi CIPE per la ricostruzione post sisma 2009, il presidente della Regione Luciano D’Alfonso ha dichiarato oggi: “Ci costituiremo al Tar avverso la delibera del Consiglio dei Ministri sulla centrale Snam di Sulmona. Siamo sempre stati contrari e utilizzeremo tutti gli strumenti che l’ordinamento ci consente per fare in modo che quella delibera venga sospesa e ridiscussa”.

PEZZOPANE  RIBADISCE  CONTRARIETA’ AL METANODOTTO:

La senatrice del Pd Stefania Pezzopane afferma che continua ad essere contraria e che non molla la battaglia.

In una nota la parlamentare aquilana afferma “Il clima natalizio non ha purtroppo impedito che dal Consiglio dei Ministri di ieri venisse fuori una notizia davvero preoccupante. È stato infatti dato l’ok al progetto per la centrale di compressione a gas Snam nel comune di Sulmona invocando il ‘preminente interesse nazionale’ dell’opera. Questa scelta del CdM è avvenuta in aperta contraddizione con la volontà della regione Abruzzo, ribadita anche ieri dal vicepresidente Giovanni Lolli, presente alla riunione. Voglio rimarcare per l’ennesima volta che l’area individuata per l’impianto ricade in zona ad alto rischio sismico e che proprio dalla commissione Grandi Rischi essa viene considerata come un’area in cui potrebbero accadere eventi sismici di portata rilevante. Il Governo ci ripensi, considerando che la Regione già in queste ore sta predisponendo ogni iniziativa anche legale per scongiurare il progetto. In particolare, si valutino altre possibilità, sia come area, sia come impianto. Proprio non ci voleva, considerando che questi sono stati giorni molto positivi per l’Abruzzo, visto i numerosi importanti risultati contenuti nel decreto fiscale, nella legge di bilancio e, proprio ieri, con l’approvazione della legge del bimillenario di Ovidio”.

FORZA ITALIA CRITICA IL GOVERNO E IL PD:

Per il  coordinatore cittadino di Forza Italia Antonio Menchinelli quello di ieri è stato il peggior regalo che il governo targato Pd potesse fare al nostro territorio per le feste di Natale.

In una nota scrive che “E’ stata un mossa che in sordina hanno voluto far pesare sulle nostre teste. Questo dimostra la scelleratezza che la sinistra al governo è stata capace di utilizzare per calare contro il parere contrario dei territori opere impattanti.Insieme al governo nazionale, il fallimento di ieri è anche da attribuire al governo civico e di centrosinistra regionale che con la storia del rinvio delle conferenze di servizi al ministero credeva di poter nascondere la polvere sotto il tappeto e anestetizzare i cittadini del territorio in chiave pre-elettorale. Purtroppo l’infedeltà degli attuali amministratori verso i nostri concittadini peligni è tangibile e di una assoluta gravità”.

Massimo Carugno, componente della segreteria nazionale del Psi, afferma che la decisione del Governo di realizzare a Sulmona la centrale di compressione del gas è l’ennesima ferita ad un territorio che davvero potrebbe fare dell’ambiente la risorsa primaria della propria economia.

PSI: “UNA FERITA PER IL TERRITORIO”

Carugno dichiara che “Bisogna dire però che questa è una decisione che parte da molto lontano e che ha parecchi progenitori equamente divisi tra le opposte parti politiche la decisione finale è stata assunta ieri, e forse non era più possibile cambiarla, ma la genesi del progetto, e la discussione sulla sua opportunità, parte molti anni prima quando in Italia e in Abruzzo comandavano altri. Allora forse davvero si poteva fare qualcosa e buona parte di responsabilità grava proprio su chi, allora, governava il territorio a Sulmona come in Regione e non credette con convinzione di cambiare le cose”.

Gasdotto Snam a Sulmona, Lolli: “Errore del Governo che penalizza il territorio.”

“Un errore che faremo di tutto per correggere seguendo le strade che la legge ci permette di percorrere”. Lo ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, commentando la decisione del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla realizzazione, a Sulmona, della centrale gas di decompressione della Snam. Lolli era presente ieri in seduta del Consiglio dei ministri in rappresentanza della Regione Abruzzo.

“Anche in quella sede – spiega il Vicepresidente – ho confermato la netta contrarietà della Regione sulla realizzazione della centrale di decompressione. Siamo stati sempre contrari ad una soluzione del genere e lo abbiamo ribadito anche davanti al Governo quando ha deciso di avocare a sé la decisione finale sulla centrale per superare il blocco che si è creato all’interno della Conferenza del servizi”. La posizione della Regione “non è mai stata una posizione strumentale”, al contrario “abbiamo sempre motivato il nostro dissenso”. In questo senso, davanti al Governo, il vicepresidente Lolli ha sottolineato che “la realizzazione della centrale di decompressione va a compromettere un territorio di alto valore naturalistico e ambientale, tra i più importanti a livello regionale. Non solo – ha ribadito Lolli davanti al presidente del Consiglio Gentiloni e ai Ministri – stiamo parlando di un’area ad alta fragilità sismica, sottoposta da parte dell’Ingv a particolari azioni di monitoraggio e controllo proprio per la specificità sismica. Quanto accaduto in Austria qualche giorno fa dovrebbe far capire quanto sia pericoloso realizzare un’opera del genere in Valle Peligna”. Subito dopo la decisione del Consiglio dei ministri, il presidente della Giunta regionale “ha dato mandato – spiega Lolli – all’Avvocatura regionale di esaminare con attenzione tutti gli atti in modo da predisporre il ricorso davanti al Tar”.

La nota del sindaco di Sulmona

“Parteciperò oggi all’assemblea che si terrà alle 17.30 a palazzo San Francesco, insieme ai Capigruppo consiliari e ai Comitati che da anni sono impegnati nella battaglia contro la centrale Snam e il metanodotto. Questa mattina a margine della riunione di maggioranza, convocata d’urgenza per discutere del caso, abbiamo ritenuto opportuno ascoltare anche i Comitati acconsentendo volentieri alla loro richiesta di tenere l’assemblea nell’aula consiliare del Comune. Sulmona è stata violentata dal cinismo della politica e dei partiti, sordi, ormai da tempo, dinanzi alle legittime istanze dei cittadini. Non possiamo accettare e non accetteremo il vilipendio messo in atto contro il nostro territorio. Sono certa che il Consiglio Comunale di Sulmona in questa battaglia sarà sostenuto con forza e anche dagli altri sindaci del territorio, come, coesi, hanno già dimostrato ieri in occasione della seduta di Consiglio comunale straordinario in Tribunale, mostrando compattezza e grande senso di solidarietà per le importanti questioni afferenti la nostra comunità”. E’ quanto afferma il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, che aggiunge “Per questo motivo ritengo opportuno e necessario convocare un’assemblea dei sindaci per il prossimo 27 dicembre alle ore 18 nell’aula consiliare di Palazzo San Francesco, al fine di valutare congiuntamente, al di fuori da ogni appartenenza politica, tutte le azioni utili da intraprendere per il bene della nostra città. In merito al ricorso al Tar annunciato questa mattina dalla Regione Abruzzo, ho chiesto al Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Mario Mazzocca, di consentire al Comune di Sulmona e agli altri centri del comprensorio di sostenere insieme tale iniziativa, portando avanti un’ azione unica. Sono convinta che mai come in questo momento sia necessaria una mobilitazione congiunta e corale di tutto il territorio e per questo chiedo ai cittadini di partecipare attivamente ad ogni iniziativa e far sentire forte”.

La posizione di Camillo D’Alessandro coordinatore maggioranza in Consiglio Regionale

“La decisione che Il Governo ha di recente assunto a conclusione della raccolta di pareri positivi in sede di conferenza dei servizi, in relazione al progetto di metanodotto SNAM, invocando il preminente interesse strategico nazionale, non cambia la posizione della Regione Abruzzo, che per tre anni l’ha manifestata e ribadita in tutti i modi. Da ultimo con la lettera del Presidente Luciano D’Alfonso al Capo Dipartimento del Coordinamento amministrativo di Palazzo Chigi del 24 ottobre scorso.
La Regione si opporrà alla collocazione della centrale di compressione del metanodotto nell’ubicazione individuata, in un’area ad alto rischio sismico e di elevato valore ambientale. Siamo pronti a opporci ad un provvedimento del Consiglio dei Ministri attraverso un ricorso al Tar del Lazio, che sarà deliberato nella prima Giunta regionale utile, come annunciato dal Sottosegretario Mario Mazzocca. Riteniamo che – sia per quanto riguarda la centrale di compressione, sia in relazione al quarto tratto di metanodotto – vi siano ostacoli legati alle norme vigenti da tempo in materia di usi civici, che difficilmente possono essere superati. Pertanto, agiremo con determinazione, fiduciosi delle ragioni giuridiche a nostro favore, affinché l’opera sia sospesa e non abbia mai ad avere luogo.
Siamo al fianco delle popolazioni della Valle Peligna e ci rivolgiamo a tutte le forze politiche, civiche, associative e agli amministratori, poiché siamo fiduciosi che, con la forza della partecipazione civile e con l’unità di tutta la comunità regionale, evitando strumentalizzazioni elettorali, si possano far prevalere le ragioni della salvaguardia dell’ambiente e della messa in sicurezza del territorio”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.