Cementificio Pescara, Confcommercio: “Errori da non ripetere”

Sulla contrarietà alla riattivazione del cementificio a Pescara anche la Confcommercio: “L’area va restituita alla città”.

Sulla stessa lunghezza d’onda delle istituzioni, a partire dalla Regione, che si oppongono alla riattivazione industriale dell’area dell’ex cementificio di Pescara, anche il presidente di Confcommercio Pescara Franco Danelli (nella foto).

“Sono oltre dieci anni” -ricorda Danelli- “che la Confcommercio di Pescara interviene costantemente per sensibilizzare le Autorità e gli Enti interessati circa la necessità di rimuovere il cementificio di Pescara per restituire alla città un’area ormai ampiamente compenetrata nel tessuto urbano. Siamo pertanto perfettamente in linea col Presidente della Giunta Regionale circa l’assurdità della sola ipotesi di poter riavviare l’attività del cementificio. La collocazione del cementificio in quell’area” -prosegue Confcommercio- “fu un errore strategico originario in quanto era ampiamente prevedibile che Pescara avrebbe avuto necessità di espandersi e che la direttrice di sviluppo avrebbe portato necessariamente verso l’immediato entroterra. Abbiamo subìto per anni problematiche ambientali e danni alla salute della collettività che sarebbe veramente assurdo volere ripercorrere. Occorre invece spingere per la completa delocalizzazione dell’impianto per restituire alla città un’ampia area strategica per il suo sviluppo economico e sociale che si andrebbe ad estendere per tutta la lunghezza del Cementificio dall’Asse Attrezzato fino a Via Tiburtina. In questa vasta area” -propone infine Danelli- “potrebbe essere collocato un polo formativo in cui troverebbero spazio la nuova sede dell’Istituto Alberghiero, nonché scuole per formare quelle professionalità tecniche di cui c’è carenza e che viceversa le aziende ed il mercato reclamano”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.