Castricone (PD): Equitalia rate “bis”, è boom

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Funziona l’opportunità introdotta per iniziativa del deputato abruzzese del Pd Antonio Castricone di poter versare a Equitalia le rate bis scadute dai precedenti piani. E’ boom di domande

La media delle richieste negli sportelli di Equitalia viaggia al ritmo di mille istanze al giorno. Sono già oltre 25 mila i contribuenti che vogliono rientrare nel piano di rateizzazione, grazie alla nuova finestra prevista nella legge 160/2016 (il cosiddetto decreto Enti locali), su iniziativa del deputato abruzzese del Pd Antonio Castricone. Dal 20 agosto al 20 settembre, nelle prime quattro settimane di riapertura dei termini, le richieste hanno raggiunto un ammontare complessivo di poco superiore ai 729 milioni di euro.

LE RATE BIS – La legge prevede la possibilita’ per tutti i contribuenti decaduti fino al 30 giugno 2016 (indipendentemente dal tipo di rateizzazione) di essere riammessi presentando entro il 20 ottobre prossimo (60 giorni dalla data di entrata in vigore della norma) una nuova istanza, senza dover pagare subito le rate scadute del precedente piano di dilazione. In dettaglio, la rateizzazione deve essere decaduta entro il 30 giugno 2016 (compreso); non sono comunque rateizzabili le somme per cui ricorrono i motivi ostativi previsti dalle norme in tema di crediti vantati dal debitore nei confronti di una pubblica amministrazione e da questi segnalati all’agente della riscossione; può essere concesso un nuovo piano con un numero massimo di 72 rate (indipendentemente dal numero di rate precedentemente concesso) nel caso in cui si chieda la riammissione di un precedente rateo di tipo ordinario; puo’ essere concesso con lo stesso numero di rate della rateizzazione per la quale si chiede la riammissione nel caso di piano di tipo straordinario, ovvero 120 mesi; sono oggetto di decadenza tutti i piani a fronte del mancato pagamento di 2 rate anche non consecutive. La legge 160 prevede che si possano riammettere al beneficio della rateizzazione anche dopo i 60 giorni, cioe’ anche dopo il 20 ottobre 2016 regolarizzando in un’unica soluzione le rate del precedente piano scadute alla data della nuova istanza presentata; presentando una nuova richiesta completa di documentazione che attesti lo stato di temporanea difficoltà economica, trattandosi a tutti gli effetti di una nuova rateizzazione. Il nuovo piano può essere concesso per un numero massimo di rate non superiore a quello residuo del piano per cui si chiede la riammissione. E’ prevista la decadenza se non si pagano 5 rate, anche non consecutive. Nel 2014 e 2015, le tre ‘finestre’ di riammissione concesse dalle norme hanno portato nuovi piani di rateizzazioni per un ammontare di 2,2 miliardi di euro.

IL COMMENTO DI CASTRICONE – “L’altissima adesione” -ha commentato il deputato del Pd- “sta a significare che l’idea del provvedimento era assolutamente giusta. Se il trend continuerà ad essere lo stesso si potrebbe arrivare a 2 miliardi di euro di rate scadute che vengono nuovamente pianificate, e che permettono ai cittadini di pagare secondo modalità ancora più dilazionate. Questo a conferma che ci troviamo ancora di fronte ad un periodo di difficoltà economica del Paese, a fronte del quale la politica deve farsi carico di individuare le soluzioni più giuste”.

Terremoto: Sospiri (Fi), battaglia per Comuni esclusi da decreto

“Il Governo Gentiloni, il Governo delle passerelle mediatiche, ha vergognosamente detto ‘no’ all’Abruzzo che soffre, escludendo definitivamente dal Decreto Sisma Comuni come Penne, Civitella Casanova e Catignano, duramente colpiti, devastati dall’emergenza terremoto. E questa e’ una vergogna che ricadra’ direttamente sulle spalle del Governo regionale D’Alfonso, incapace di far valere le ragioni della nostra terra sui tavoli romani. Oggi il Governatore D’Alfonso dovrebbe dimettersi, noi inizieremo una battaglia dura, utilizzando tutti gli strumenti della democrazia per rivendicare aiuti doverosi per Comuni che oggi rischiano il dissesto e che sono stati abbandonati ad affrontare, da soli, emergenze straordinarie per sostenere i propri cittadini”. Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ufficializzando l’approvazione definitiva del Decreto sisma con l’esclusione dei comuni del pescarese pure colpiti dal terremoto. “Purtroppo temevamo e avevamo previsto questo vergognoso epilogo, nonostante le vuote promesse del presidente D’Alfonso, impalpabile a Roma. Lo avevamo detto gia’ dopo la votazione in Commissione degli emendamenti al Decreto Sisma, quando siamo rimasti esterrefatti da alcune delle decisioni assunte che rappresentano il vergognoso disprezzo con cui il governo nazionale del PD si confronta con le tragedie sisma-neve che l’Abruzzo ha subito – ha commentato il Capogruppo Sospiri -. Partiamo dall’allargamento ‘politico’ del cratere sismico: l’esclusione delle citta’ di Penne, Catignano e Civitella Casanova dal Cratere Sismico, rappresenta una decisione arbitraria, folle e criminale rispetto ai sacrifici che stanno affrontando gli amministratori e cittadini di questi comuni. Sono realta’ che hanno subito danni enormi dal sisma agli edifici pubblici e di culto e hanno ad oggi oltre il 30% di case private inagibili. Pensiamo a Catignano, che si ritrova con la strada principale interclusa e un campanile a rischio crollo completamente imbracato”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.