Caso di legionella a Pescara, 31enne in rianimazione

Un 31enne di origini sarde ricoverato per infezione da legionella a Pescara. E’ in rianimazione da domenica scorsa.

La notizia è stata rivelata sulle pagine del quotidiano “Il Centro” in edicola stamani. Il ricovero è avvenuto domenica scorsa nel reparto di rianimazione dell’ospedale civile. Le sue condizioni sarebbero in graduale miglioramento, mentre accertamenti sono in corso presso la struttura ricettiva (un bed and breakfast) dove il 31enne aveva preso alloggio e dove potrebbe aver contratto l’infezione.

LA LEGIONELLA (Fonte ISS) – Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi, ecc. Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana. La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente Legionella, oppure di particelle derivate per essiccamento. Le goccioline si possono formare sia spruzzando l’acqua che facendo gorgogliare aria in essa, o per impatto su superfici solide. La pericolosità di queste particelle di acqua è inversamente proporzionale alla loro dimensione. Gocce di diametro inferiore a 5µ arrivano più facilmente alle basse vie respiratorie. Sono stati inoltre segnalati in letteratura casi di legionellosi acquisita attraverso ferita. Non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana della malattia”.

Non vi è dunque alcun pericolo di contagio, di epidemia o necessità di quarantena.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.