Casalbordino: bimbi scuola calcio “cacciati” dal Comune

Contenzioso tra la società calcistica e il Comune di Casalbordino. I bimbi della scuola calcio non possono entrare al campo sportivo, e vengono rimandati a casa.

L’episodio ha creato una forte polemica nel centro del vastese tra le ragioni dell’Amministrazione comunale, in credito con la locale società calcistica, e quelle delle famiglie e degli stessi baby calciatori, privati di una attività dal forte contenuto sociale, prima che sportivo. Martedì pomeriggio si sono visti sbarrare l’accesso agli impianti sportivi comunali, dove era in programma l’allenamento della scuola calcio. Sono arrivati i vigli urbani, inviati dal sindaco, e trenta bambini con i loro genitori hanno dovuto fare dietrofront. Il sindaco Remo Bello, dal canto suo, ha spiegato che l’ingresso al campo non è interdetto ai bambini, ma a quella società sportiva, per un contenzioso da otre 7mila euro con l’ente pubblico. “Se la società mi dimostra che fa allenare i bambini gratuitamente” -ha concluso- “sono pronto a concedere il campo sportivo altrettanto gratuitamente”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.